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Djokovic ha deciso: svelato dove, come e quando chiuderà la carriera e torna sul caso Clostebol

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Novak Djoković, con la bandiera della Serbia dopo aver vinto la medaglia d’oro olimpica a Parigi
Novak Djoković, con la bandiera della Serbia dopo aver vinto la medaglia d’oro olimpica a ParigiÓscar J Barroso / Zuma Press / Profimedia

A 38 anni, Novak Djokovic resta una delle icone assolute del tennis mondiale: semifinalista in tutti e quattro gli Slam, 101 titoli in carriera e la voglia intatta di spingersi oltre i propri limiti. Ora il suo obiettivo è chiudere la carriera avvolto nella bandiera della Serbia, ai Giochi Olimpici di Los Angeles 2028.

Fino ad oggi, nonostante le numerose occasioni in cui gli fosse stato chiesto come e quando avrebbe deciso di dire addio al tennis, Novak Djokovic aveva sempre mantenuto il riserbo. Il campione serbo, infatti, aveva più volte ribadito di non sentirsi pronto al ritiro: finché fosse rimasto competitivo ai massimi livelli, il suo obiettivo sarebbe stato continuare a vincere, spingersi oltre i propri limiti e riscrivere nuovi record: impresa che, puntualmente, continua a realizzare.

"Voglio vedere fin dove posso arrivare. So che alcuni vorrebbero che mi ritirassi, ma non è nei miei piani a breve termine", aveva dichiarato meno di un mese fa. Tuttavia, dopo il suo trionfo di sabato ad Atene, Djokovic ha finalmente svelato le sue intenzioni riguardo al termine della carriera.

"Voglio chiudere la mia carriera ai Giochi Olimpici di Los Angeles nel 2028, avvolto nella bandiera della Serbia", ha ribadito Nole. Già lo scorso anno, dopo aver conquistato la tanto desiderata medaglia d’oro a Parigi, Nole aveva lasciato intendere la possibilità di difendere quel titolo, un’ipotesi che allora appariva remota. Oggi, invece, la prospettiva di vederlo ancora protagonista tra tre anni appare tutt’altro che irrealistica.

Nonostante la rinuncia alle ATP Finals di Torino, Djokovic ha appena archiviato un’altra stagione di altissimo livello. Pur non essendo stata spettacolare come i suoi anni d’oro, il serbo ha dimostrato di poter ancora competere ai vertici: semifinalista o finalista in tutti e quattro gli Slam, vincitore del suo centesimo titolo a Ginevra e protagonista di un nuovo trionfo ad Atene.

Il successo in Grecia gli è valso il quarto posto nel ranking mondiale. Dietro a Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, che hanno dominato la stagione, Djokovic si conferma il terzo giocatore più costante del circuito, con un numero di punti raccolti paragonabile a quello di Alexander Zverev, ma ottenuto disputando un numero sensibilmente inferiore di tornei.

Sinner e il caso Clostebol

"La questione del doping è una nuvola che seguirà Sinner, così come la nuvola del Covid seguirà me", ha detto Djokovic, facendo riferimento al caso Clostebol, in un'intervista al programma Youtube "Piers Morgan Uncensored".

Il parallelismo è tra l'accordo che l'azzurro ha fatto con la Wada e che lo ha tenuto lontano dai campi per tre mesi all'inizio del 2025 e le polemiche nate dal rifiuto del serbo di vaccinarsi contro il Covid, che portò alla sua espulsione da Melbourne prima dell'Australian Open 2022.