"Mi sono allenato con Maignan che è stato un esempio importante e ho provato a rubargli qualcosina. All'Atalanta di diverso ci sono meno pressioni mediatiche".
Così il portiere Marco Sportiello nella presentazione ufficiale all'Atalanta, il club in cui ha mosso i primi passi nel settore giovanile di Zingonia e dove ha fatto già due lunghe esperienze, nel 2013-2017 e nel 2019-2023.

"Ho ritrovato l'Atalanta come l'avevo lasciata. Una squadra forte dal punto di vista tecnico e morale, un ambiente sano e umile che ha raccolto grandi risultati - ha affermato Sportiello -. È una bella sfida: ci sono stati dei cambiamenti, la ciliegina sulla torta sarebbe vincere una coppa anche qui, a casa mia, dopo la Supercoppa Italiana col Milan".
Figliol prodigo
Il numero uno rievoca i due anni a Milano chiarendo le ragioni della scelta: "Ho conosciuto un altro ambiente e un grande club storico. Quest'anno non avendo le coppe e con un portiere di un certo spessore davanti non sarei stato certo agevolato nel fare qualche presenza in più".
Infine, sul ruolo di figliol prodigo e il nuovo tecnico: "Sono cresciuto qua, il mio primo tesseramento risale al 1999. Ognuno ha la sua storia e fa il percorso che crede, sono cose soggettive - chiude -. Juric è stato un allievo di Gasperini e l'impronta è quella. Lui conta di dare il massimo, ma è una persona e un allenatore diverso: stiamo lavorando su piccoli dettagli in cui migliorare. È difficile dopo tanti anni ad altissimi livelli: non c'è molto da ritoccare, ma bisogna pur sempre migliorare".