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Sabalenka agli ucraini: "Siamo solo atleti, la guerra non dipende da noi"

Aryna Sabalenka
Aryna SabalenkaProfimedia
"Non ho fatto niente di male agli ucraini, non è colpa mia, non è colpa degli atleti russi e bielorussi"

"Purtroppo non abbiamo alcun controllo su questa situazione. Le persone si aspettano qualcosa da noi, ma non possiamo fare nulla. Questa è la cosa peggiore". Così Aryna Sabalenka, tennista bielorussa, agli Internazionali d'Italia commentando il conflitto tra Russia e Ucraina.

A chi le chiede se rispetto allo scorso anno sia cambiato qualcosa nel rapporto con gli altri giocatori o nell'organizzazione dei tornei ha risposto: "Beh, è una domanda difficile. Cosa si intende esattamente con "cambiato"? Quelli che prima ci odiavano per il paese da dove veniamo, ci odiano ancora. Questo non è cambiato e non credo che cambierà a causa della situazione".

Poi ha concluso: "Sono felice che ci sia permesso di giocare, che la WTA faccia tutto il possibile per gestire questa situazione al meglio. Poi non è che smetta di pensarci, ma mi concentro su di me e capisco che non ho fatto niente di male agli ucraini, non è colpa mia, non è colpa degli atleti russi e bielorussi. Siamo solo atleti".