È ai titoli di coda la seconda esperienza di Warren Gatland sulla panchina del Galles. Dopo la sconfitta sabato scorso all'Olimpico contro l'Italia nella seconda giornata del Sei Nazioni, il coach neozelandese è pronto a lasciare il suo ruolo di capo allenatore, che da contratto avrebbe dovuto mantenere fino ai Mondiali 2027. Secondo i media britannici, l'annuncio dell'addio è atteso per il pomeriggio, mentre la federazione, la Welsh Rugby Union, sta cercando un tecnico cui affidare l'interim per completare il torneo.
Il Galles, che l'anno scorso era arrivato ultimo nel Sei Nazioni con cinque sconfitte è sulla buona strada per ripetersi, dopo il 43-0 subito a Parigi nella gara d'esordio e il 22-15 inflitto dagli azzurri lo scorso weekend. Una situazione che, visti anche i prossimi impegni - il 22 febbraio il match con i campioni in carica dell'Irlanda, poi la trasferta in Scozia e un'altra difficile partita in casa contro l'Inghilterra -, ha accelerato un divorzio che comunque si sarebbe consumato alla fine del torneo.
Da 14 partite i Dragoni non ottengono che sconfitte e sono scivolati al 12esimo posto nella classifica mondiale. Un vero e proprio crollo cominciato con il ritorno di Gatland sulla panchina nel dicembre 2022, al posto del connazionale Wayne Pivac, che gli era succeduto nel 2019 ma senza brillare. Nel suo precedente incarico, dal 2007 al 2019, Gatland aveva invece portato il Galles a vincere quattro volte il Sei Nazioni, tre volte con il Grande Slam, a raggiungere due semifinali dei Mondiali e anche il n.1 del ranking.
L'ufficialità
L'annuncio ufficiale è stato dato dal direttore esecutivo della federugby gallese (Wru), Abi Tierney, il quale ha precisato che l'accordo fra le parti è stato trovato con la formula della rescissione consensuale. Gatland aveva un contratto fino ai Mondiali del 2027 compresi, ma ora paga la sequenza di risultati negativi.
"Ringrazio la federazione gallese per avermi dato fiducia - il commento di Gatland riferito da un comunicato - nonostante i risultati negativi del 2024 e per avermi fornito le risorse per tentare di invertire la situazione. Abbiamo lavorato duro, abbiamo una squadra giovane e con talento, e abbiamo tentato in ogni modo di invertire la tendenza. Ma ora è arrivato il momento di cambiare".