Bangkok è stata teatro di una finale mozzafiato ai Mondiali femminili, con l’Italia che ha sfidato la Turchia. Le azzurre, campionesse olimpiche in carica e imbattute da 35 partite, si sono confrontate con la squadra campione d’Europa 2023 in un match che ha rispettato le più alte aspettative.
All’inseguimento di un titolo iridato che mancava dal 2002, la squadra guidata da Julio Velasco ha combattuto con coraggio e determinazione. Dopo cinque set intensi, le azzurre hanno conquistato la medaglia d'oro con una vittoria sofferta ma pienamente meritata (25-23, 13-25, 26-24, 19-25, 15-8).
Primo set in tasca
L’avvio del set è stato subito equilibrato. Danesi ha portato l’Italia in vantaggio con il primo punto, ma la Turchia ha risposto immediatamente con Vargas e Karakurt, trovando linee vincenti in diagonale e parallela. Niente paura, però, per le azzurre: Sylla e Egonu hanno alternato colpi di potenza e precisione, mantenendo la Nazionale costantemente in scia o avanti nel punteggio.
Nella fase centrale, il set si è trasformato in un confronto di strategie e difese. Gli scambi si sono allungati e Nervini si è distinta con interventi decisivi. Sul 22-22 il primo atto della finale ha iniziato a scaldarsi: la Turchia ha servito con precisione, ma l’Italia ha risposto con lucidità, rispondendo presente nel momento più delicato.
Il set-point decisivo è arrivato sul 24-22: Egonu ha provato a sfondare con una schiacciata potente, poi Nervini ha chiuso lo scambio trovando il tocco del muro turco, conquistando il 25-23.
Alti e bassi per le azzurre
Il secondo set si è trasformato però in un incubo per l’Italia. Dopo un avvio subito problematico, con le turche incisive in diagonale e a muro, le azzurre hanno faticato a trovare ritmo e continuità. Velasco ha reagito con un doppio cambio e un timeout acceso, ma le azzurre non sono riuscite a invertire la rotta.
Le turche hanno mantenuto pressione e ritmo costante, sfruttando ogni sbavatura, e hanno chiuso con un netto 25-13, rimettendo la finale in equilibrio.

Solo un piccolo spavento per le azzurre, che hanno ripreso a giocare con lucidità nel terzo set, pur guardandosi dalla palla centrale turca e dalla potenza della stella Vargas, con un'efficienza offensiva mostruosa. Il terzo atto del match si è trasformato in un duello di nervi: la Turchia ha annullato tre set-point, ma l’Italia ha risposto con difese perfette e attacchi incisivi di Egonu e Sylla. Sul 24-24, Velasco ha fermato il gioco con un timeout strategico; al ritorno in campo, Egonu ha chiuso con un ace, firmando il 26-24 e il 2-1 per le azzurre.
Il quarto set però ha visto la Turchia rialzare la testa, nonostante l'impegno incessante delle ragazze guidate da Velasco. Le azzurre hanno provato a restare in partita con Sylla ed Egonu, ma i colpi vincenti e gli ace di Vargas hanno scavato un divario incolmabile. Nonostante alcuni punti chiave di Egonu e Giovannini, l’Italia ha ceduto 25-19, rimandando tutto al tie-break
Tutto deciso al tie-break
Alti e bassi, emozioni contrastanti e un filo di ansia hanno attraversato la finale di Bangkok. Ma nel momento decisivo, l’Italia ha tirato fuori il meglio di sé: muri invalicabili, difese perfette e la capacità di annullare persino la devastante Vargas. Con un tie-break giocato da campionesse, le azzurre hanno dominato 15-8 e si sono riprese il tetto del mondo, scrivendo un’altra pagina indimenticabile della loro storia.