"Mi sento rilassato come quando ero 35 punti dietro. Questa è la mia forza". Parola di Lando Norris che alla vigilia del Gp del Qatar che potrebbe decidere il Mondiale ostenta sicurezza come quando era lui a dover inseguire il compagno di squadra Oscar Piastri: "Non vedo giochi mentali - afferma il pilota della McLaren leader del campionato con 24 punti di vantaggio su Verstappen e Piastri - Non sono sui social, non leggo nulla. Se vogliono sprecare energie, che facciano pure."
A chi gli chiede se Verstappen sia una minaccia maggiore rispetto a Piastri, ora appaiati in classifica, Norris ha risposto con grande equilibrio: "Per me sono uguali. Max è capace di tutto, ma Oscar può fare esattamente le stesse cose. Sono entrambi incredibili piloti, e io sono pronto a giocarmela con tutti e due".
Alla domanda sul passaggio da 42 a 24 punti di vantaggio, Norris ha risposto senza esitazioni: "Per me il distacco è lo stesso: era 24 ed è ancora 24. Non cambia nulla". Il britannico ha inoltre chiarito che la competitività c'è stata anche a Las Vegas: "Eravamo veloci e lo saremmo stati ancora di più senza i problemi. Red Bull è in forma, ma li abbiamo sempre trattati come grandi rivali, nulla di più".
Sul fronte setup, infine, Norris non ha nascosto che McLaren potrebbe aver giocato in modo troppo conservativo: "In un certo senso si può dire che non abbiamo rischiato abbastanza. Sono quasi più eccitato per questo weekend, perché so che avremo più prestazione".
Kimi soddisfatto
"A Las Vegas penso sia stata la mia miglior gara del 2025, abbiamo fatto tutto correttamente. La strategia è stata piuttosto folle ma è andata bene e siamo riusciti a tenere la posizione nonostante una sosta". Ne è convinto il pilota italiano della Mercedes, Kimi Antonelli, nella conferenza stampa in vista del GP del Qatar.
"Ci sono tante cose che ho imparato in questa prima stagione, di sicuro quelle che sono le mie necessità fuori e dentro dalla pista – aggiunge Antonelli – . È la giusta mentalità prima di ogni sessione, focalizzandomi sulle cose importanti e come arrivarci nel modo giusto. Ma ovviamente c'è tanto da fare, però siamo sulla strada giusta. Quanto fatto a Las Vegas non sarei riuscito a sostenerlo a inizio della stagione a livello di strategia e di gomme. Nel corso della stagione, però, capisci – conclude Antonelli – come vanno le cose e spingi a diversi livelli per capire come funzionano le gomme. E a Vegas, penso, sia stata la prova migliore. Sono andato fino alla fine grazie anche all'aiuto del team".
