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MotoGP, Bagnaia: "Io e Ducati uniti, in Austria ero arrabbiato", Marc Marquez: "Qui parto da zero"

Francesco Bagnaia
Francesco BagnaiaJURE MAKOVEC / AFP
L'italiano: "Ci sono diverse difficoltà, problemi che ci portiamo avanti da inizio anno e la soluzione ancora non c'é". Lo spagnolo, leader del campionato: ""Qui in Ungheria parto da zero come tutti, ma con la mentalità di provare ad essere il più veloce in pista"

"Su un circuito nuovo tocchi la moto il meno possibile, ma cerchi solo di adattarti facendo più giri possibile". Francesco Bagnaia ha spiegato così, a Sky Sport, l'approccio al Balaton Park, sul quale nel fine settimana di corre il GP di Ungheria. Un circuito "molto, molto piccolo. Quindi bisognerà vedere se la MotoGP riuscirà a starci o no". 

Inevitabile l'accenno alla stagione 'no' che sta vivendo il pilota Ducati. "Cosa succede a Pecco? Niente, in realtà. Ci sono diverse difficoltà, sono sette mesi che non riesco ad utilizzare come vorrei il potenziale di questa moto e andiamo avanti in diverse direzione per cercare una quadra". Con i vertici Ducati "mi confronto dopo ogni weekend di gara - ha aggiunto Bagnaia - Si é in difficoltà tutti insieme e si cerca insieme di trovare una soluzione. Ci sono problemi che ci portiamo avanti da inizio anno e la soluzione ancora non c'é".

Ha assicurato di sentire l'appoggio del team, anche se certe dichiarazioni nel dopo Austria, "un po' per colpa mia", hanno dato l'impressione di uno scollamento. "Quando si arriva alle interviste arrabbiati", con "tanti giornalisti che ti chiedono cosa c'é che non va, bisogna essere più pacati - ha ammesso -. Purtroppo, essendo una persona che dice quello che pensa, faccio più fatica".

Marc Marquez: "Qui in Ungheria parto da zero come tutti"

"Qui parto da zero come tutti, ma con la mentalità di provare ad essere il più veloce in pista". Marc Marquez si appresta al Balaton Park, dove la MotoGP approda per la prima volta, con la consapevolezza che su un circuito dove bisogna imparare in fretta nessuno più di lui può partire avvantaggiato. Tanto più avendo la caratteristica di presentare 10 curve a sinistra su 17 totali, un layout che spesso lo favorisce.

"È vero che é una pista che gira più spesso a sinistra, questo mi piace ed aiuterà un po', ma vediamo... Avere tante curve a sinistra non vuole dire vincere al 100%. Si può sbagliare, possono succedere tante cose" ha detto il leader del mondiale a Sky Sport.

Il nono titolo mondiale sembra l'inevitabile conclusione della stagione, visti i 142 punti di vantaggio su suo fratello Alex, primo degli inseguitori, ma "non voglio vederlo come vicino, mancano ancora tante gare". Marquez ha fatto anche un confronto col se stesso di prima dell'incidente di Jerez: "Sono meno esplosivo del 2019, ma ho più esperienza per gestire tutto. E poi ho la moto più veloce". Il mix ideale "per dare il 100%".