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Mercato invernale, dall'austerità post Covid alle follie 'blue': cosa succederà quest'anno?

Gennaio 2023: aspettando Enzo
Gennaio 2023: aspettando Enzo JUSTIN SETTERFIELD / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP
Abbiamo analizzato le ultime cinque sessioni invernali di calciomercato, con l'obiettivo di capire quello che è successo e, quindi, di leggere in anticipo cosa potrebbe succedere dal 2 gennaio al 2 febbraio 2025. Occhio al Manchester United, ma non solo...

Nessuno ricorda più, perché sono passati tanti anni, quei pochi giorni di inizio novembre, durante i quali i dirigenti delle società era costretti a chiudere in fretta e furia i propri colpi con la speranza di aver, così, riparato agli errori di pianificazione commessi durante l'estate o ai danni provocati dall'intervento della malasorte (leggi infortuni). Non a caso, quella piccola parentesi prendeva il nome di "mercato di riparazione".

Da qualche anno, come ben sappiamo, non è più così. E non solo perché la sessione si è spostata a gennaio, ma anche e soprattutto perché non dura solo qualche giorno, ma un mese intero. Sì, 31 giorni (quest'anno dal 2 gennaio al 2 febbraio) di voci, speculazioni, affarucci da quattro soldi, ma anche qualche super ingaggio.

I colpi più cari
I colpi più cariFlashscore

E già, perché c'è sempre qualche club in crisi, al quale la stagione non sta andando come aveva immaginato ad agosto e, quindi, non può fare a meno di intervenire. Soprattutto se è arrivato anche un nuovo allenatore, con le sue idee e il suo modulo preferito che, spesso e volentieri non ha nulla a che vedere con quello del predecessore.

I desideri di Amorim

Ed è per questa ragione che ci aspettiamo che il fiammante Manchester United di Ruben Amorim possa essere uno dei grandi protagonisti della sessione invernale del calciomercato targato 2025. Anche perché, le risorse non mancano ai Red Devils che, se hanno deciso di scommettere forte sul talentuoso tecnico portoghese, non potranno fare a meno di provare realizzare, sin da gennaio, qualcuno dei suoi desideri.

Magari non arriverà Viktor Gyokeres, ma ci aspettiamo che succeda qulcosa di importante all'ombra dell'Old Trafford, considerato che pure Marcus Rashford ha fatto sapere che ha intenzione di andar via. Tra gli altri top club europei, non se la passano granché bene nemmeno il Paris Saint Germain (soprattutto in Europa), il Milan e la Juventus, mentre le grandi di Spagna e Germania difficilmente provocheranno qualche scossa sismica in grado di stravolgere gli equilibri dell'ecosistema pallonaro europeo.

I numeri di Viktor Gyokeres
I numeri di Viktor GyokeresFlashscore

La sensazione, allo stesso modo, è che una delle protagoniste assolute delle sessioni di mercato (invernali o estive, poco importa) non modificherà i propri equilibri, anche perché la cura Maresca sembra stia funzionando.

Un record 'blue'

Ci riferiamo al Chelsea che, nel gennaio del 2023, ha stabilito un record davvero difficile da superare investendo 329,5 milioni di euro, 121 dei quali finiti nelle casse del Benfica per Enzo Fernández. 

In linea di massima, non sarà semplice vedere in futuro club disposti a spendere cifre del genere a gennaio, ma mai dire mai, soprattutto perché in Premier League c'è sempre qualcuno disposto a far saltare il banco.

I club più spendaccionie
I club più spendaccionieFlashscore

Prova ne sia che nelle ultime cinque sessioni invernali di calciomercato (quinquennio 2020-2024) i club inglesi hanno speso quanto quelli della Serie A, della Ligue 1 e della Liga messi assieme: oltre 1,7 miliardi di euro, metà dei quali nel famigerato gennaio 2023 quando, mentre le società d'oltremanica spendevano quasi 850 milioni, le squadre degli altri quattro campionati top del vecchio continente ne investivano, tutte assieme, 270.

In Portogallo ci sanno fare

Lo scorso mese di gennaio, invece, a intervenire con decisione sulla propria rosa è stato il Paris Saint Germain (e in generale i club della Ligue 1) che ha speso un totale di 105 milioni, 65 dei quali versati, ancora una volta, nelle casse del Benfica. E, del resto, non scopriamo oggi l'abilità dei principali club portoghesi di saper valorizzare i propri calciatori generando generosissime plusvalenze. Ed è per questo motivo che i tifosi dello Sporting temono, a ragione, che se dovesse arrivare l'offerta giusta, il loro cannoniere svedese farà le valigie.

Il colpo più importante del 2022, invece, l'ha messo a segno la Juventus, sfilando Dusan Vlahovic alla Fiorentina per oltre 80 milioni, mentre l'anno precedente fu la Red Bull Factory a trasferire Dominik Szoboszlai da Salisburo a Lipsia per 36 milioni. Era il primo mercato invernale post Covid, il più austero con appena 346 milioni investiti dai cinque tornei più importanti d'Europa.

Ricchi e
Ricchi e Flashscore

Fatta eccezione per il gennaio 2023, in nessuna delle altre sessioni invernali post Covid si è speso come nel 2020, quando di milioni ne furono investiti oltre mille (il picco fu raggiunto dal Manchester United che si portò via Bruno Fernandes dallo Sporting per 65 milioni). Nel 2022 e nel 2024 ci si è attestati intorno ai 700 milioni, una cifra sulla quale ci si sarebbe aggirati anche nel 2023 senza le follie dei blues.

E, probabilmente, è proprio su una cifra molto simile a questa che si collocherà - spicciolo più, spicciolo meno - la spesa totale dei cinque campionati top anche nel prossimo mese di gennaio. A meno che il Manchester United e qualche altro club inglese particolarmente deluso dalla sua prima aprte di stagione non decida diversamente. Nel resto del vecchio continente, infatti, il piatto continua a piangere.

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