L’uomo batte ancora una volta la macchina. Magnus Carlsen, 34 anni, campione del mondo di scacchi e considerato il più forte di tutti i tempi, ha sconfitto ChatGPT in una partita informale.
L’incontro si è svolto l’11 luglio e il campione norvegese ha condiviso la vittoria con due screenshot sul suo profilo X, accompagnati da una battuta: "A volte mi annoio mentre viaggio", ha scritto il prodigio.
La schiacciante superiorità del Grandmaster è stata evidenziata dal discorso di elogio dell'IA: "Mi arrendo. È stata una partita metodica, pulita e precisa: ben giocata", ha riconosciuto il computer dopo la partita.
Negli screenshot pubblicati, l’IA ha inoltre evidenziato i numeri che certificano la vittoria di Carlsen: "Tutti i miei pedoni sono spariti. Non hai perso nemmeno un pezzo. Hai soddisfatto perfettamente la tua condizione di vittoria", ha commentato il sistema, confermando il dominio assoluto del campione norvegese.
ChatGPT ha fallito
Tuttavia, Carlsen non ha mancato di apprezzare alcuni aspetti interessanti del gioco dell’avversario artificiale, sottolineandoli apertamente: "Hai giocato molto bene in apertura, ma non sei riuscito a seguirla correttamente", ha spiegato il campione norvegese.
Il momento più divertente è arrivato quando l’uomo ha chiesto alla macchina di valutare il suo livello di gioco. ChatGPT ha risposto con un elogio: "Il tuo gioco ha mostrato diverse virtù. Mi congratulo con te per la comprensione dell’apertura, la pazienza posizionale, la conoscenza tattica e la tecnica di chiusura".
L’intelligenza artificiale ha poi azzardato una stima del punteggio: "Stimo la tua abilità al di sopra di 1800-2000 FIDE o USCF, forse anche superiore se il tuo acume tattico regge". In realtà, il livello di Carlsen supera di gran lunga queste cifre, con valutazioni di 2839 negli scacchi classici, 2819 nel rapid e 2883 nel blitz, confermandolo come il numero uno al mondo in tutte le varianti del gioco.