"Ho appreso la notizia dagli organi di informazione. Confido che i fatti siano chiariti al più presto e che il mio nome non sia associato a eventi da cui sono totalmente estraneo".
Filippo Tortu interviene così in merito alla vicenda riportata da Il Fatto Quotidiano, secondo cui suo fratello Giacomo si sarebbe rivolto alla società di sicurezza e investigazioni Equalize, oggetto di una inchiesta giudiziaria per accesso illecito a banche dati istituzionali, per avere informazioni su sospetto doping di Marcell Jacobs.
La richiesta di Giacomo Tortu - secondo quanto scrive il quotidiano - sarebbe stata avanzata nel settembre 2020 (un anno prima delle Olimpiadi di Tokyo) e riguardava l'acquisizione dei risultati delle analisi del sangue di Jacobs. Sempre secondo da quanto emergerebbe dalle carte, il fratello di Tortu avrebbe chiesto di accedere alle comunicazioni private tra il velocista e il suo staff.
Jacobs: "Credo a Filippo ma la vicenda mi rattrista"
Personalmente credo a Filippo Tortu quando dice di essere estraneo alla vicenda che coinvolge il fratello Giacomo". Lo dichiara all'ANSA Marcell Jacobs. "Detto questo - aggiunge l'olimpionico dei 100 a Tokyo - che qualcuno abbia potuto spiare i miei cellulari mi rattrista e mi preoccupa. E dal presidente della Fidal, Stefano Mei, mi sarei almeno aspettato solidarietà, in attesa che la Procura completi le indagini".
Mei: "Pronti ad aprire fascicolo se confermato"
Se questo fosse confermato la procura federale sarà pronta ad aprire un fascicolo. Filippo Tortu non risulta assolutamente sfiorato dall'indagine": così, al Tg1, il presidente della Fidal Stefano Mei interviene sulla vicenda del presunto spionaggio nei confronti di Marcell Jacobs da parte del fratello di Filippo Tortu.
"La federazione non è preoccupata né rattristata - ha aggiunto Mei -. Come sempre, in nazionale andrà chi è più veloce e questa sarà la regola che varrà anche per la staffetta".
Stefano Mei, raggiunto dall'ANSA dopo la dichiarazione di Marcell Jacobs precisa: "Avevo già dato alle tv la mia vicinanza a Marcell Jacobs: auspico davvero che non ci sia stata alcuna attività di spionaggio o tentativo di spionaggio contro Marcell, perché sarebbe oltre che illegittimo, ingeneroso nei confronti di un grande campione".