Tante ombre e solo qualche luce nell'esordio di Carlo Ancelotti sulla panchina del Brasile. Nelle qualificazioni mondiali i verde oro hanno pareggiato 0-0 a Guayaquil contro l'Ecuador. La Selecao ha patito a lungo l'aggressività degli avversari, denotando una manovra poco fluida e creando poche occasioni, con un Vinicius solo a tratti brillante.
Qualche brivido invece è stato corso dalle parti di Alisson, soprattutto nel primo tempo e nel finale. A fine partita, come riporta l'agenza EFE, l'allenatore italiano ha espresso comunque la sua felicità: "Ho giocato più di 1.200 partite da allenatore e oggi è stata la mia prima partita da Ct del Brasile ed è stato qualcosa di speciale. Per me è un dono essere qui".
"Allenare una nazionale - ha aggiunto - comporta una sensazione diversa rispetto a rappresentare un club, perché qui hai la sensazione di avere un Paese alle spalle. Il nostro obiettivo è qualificarci e lottare per il Mondiale, per cercare di portare il Brasile ai vertici del calcio mondiale, dove è sempre stato. Lotteremo per riuscirci". Ancelotti ha giudicato quella contro l'Ecuador "un'ottima partita difensiva per entrambe le squadre".
"Penso che contro il Paraguay sarà diverso - ha concluso l'allenatore italiano - perché avremo più opportunità di controllare la partita, una partita con più ritmo, mobilità e intensità. Andiamo via da qui fiduciosi, con un buon punto e con l'obiettivo di vincere la prossima partita". Nell'altra partita della serata il Paraguay ha sconfitto 2-0 l'Uruguay con gol di Galarza ed Enciso, portandosi così al secondo posto proprio insieme all'Ecuador.
