Pepe Reina
Si chiude una carriera lunghissima e di altissimo livello per Pepe Reina, uno dei portieri spagnoli più rappresentativi della sua generazione. Protagonista per anni in Premier League con il Liverpool, ha attraversato oltre due decenni di calcio europeo indossando maglie prestigiose e lasciando ovunque il segno.
Il suo percorso parla di più di 950 presenze tra i professionisti e di un palmarés di primissimo piano: campione del mondo con la Spagna nel 2010 e due volte campione d’Europa nel 2008 e 2012.
A livello di club ha conquistato trofei in diversi Paesi, dalla Coppa Italia con il Napoli ai successi inglesi con il Liverpool, fino alla Bundesliga vinta con il Bayern Monaco.
Jérôme Boateng
Difensore centrale simbolo di un’epoca vincente del calcio tedesco, Jérôme Boateng saluta il calcio con un curriculum che supera le 500 presenze ufficiali e una bacheca colma di trofei. Il punto più alto resta il Mondiale vinto nel 2014 con la Germania, affiancato da due Champions League e da una lunga serie di successi nazionali e internazionali.
Nel finale di carriera ha vissuto anche un’esperienza in Serie A, accettando la sfida della Salernitana. L’avventura italiana, però, è stata condizionata dai problemi fisici: dopo l’esordio a pochi giorni dalla firma, Boateng ha totalizzato appena sette presenze.
Alessandro Florenzi
La sua è una storia profondamente legata alla Roma, club con cui è cresciuto e di cui è diventato anche capitano. Dopo l’esperienza formativa al Crotone, Florenzi si è imposto in giallorosso per otto stagioni, prima di allargare i propri orizzonti con le parentesi a Valencia e PSG, fino all’approdo definitivo al Milan.
Nel suo palmarés spiccano il trionfo a Euro 2020 con l’Italia e lo Scudetto del 2022 con i rossoneri. Una carriera importante, segnata però anche da momenti difficili, con tre gravi infortuni al legamento crociato che ne hanno messo alla prova la continuità.
Marcelo
L’addio è arrivato dopo la fine dell’ultima avventura al Fluminense, il club delle origini e del ritorno. Marcelo lascia il calcio da icona assoluta del ruolo di terzino sinistro, capace di ridefinirne i confini tecnici ed estetici. Al Real Madrid è diventato una leggenda, raccogliendo l’eredità di Roberto Carlos e scrivendo pagine di storia.
Con i Blancos ha vinto 25 trofei, che lo rendono il quarto giocatore più titolato nella storia del club. A questi si aggiungono i successi in patria con il Fluminense e le 59 presenze con la nazionale brasiliana, impreziosite da 6 gol.
Mats Hummels
Difensore di grande intelligenza tattica e leadership, Mats Hummels ha chiuso un ciclo lunghissimo in Germania prima di intraprendere l’esperienza italiana con la Roma, arrivando da svincolato. La sua carriera è stata legata soprattutto al Borussia Dortmund, con cui ha vissuto 13 stagioni, e al Bayern Monaco.
In quasi 700 partite da professionista ha conquistato 14 trofei, anche se il rimpianto resta legato alle finali di Champions League perse nel 2013 e nel 2024. A compensare, il successo più prestigioso: il Mondiale 2014 con la Germania, nazionale con cui ha collezionato 78 presenze e 5 gol.
Jordi Alba e Sergio Busquets
Un finale dal sapore simbolico e vincente per due colonne del calcio spagnolo. Jordi Alba e Sergio Busquets hanno scelto di salutare il campo dopo aver aggiunto un ultimo titolo a una carriera già irripetibile, costellata di successi con Barcellona e nazionale spagnola.
Il trionfo in MLS con l’Inter Miami, arrivato contro i Vancouver Whitecaps, ha rappresentato la chiusura perfetta: il primo titolo nella storia del club, conquistato ancora una volta accanto a Lionel Messi, prima dell’annuncio ufficiale del ritiro.
Ivan Rakitić
A 37 anni, Ivan Rakitić ha deciso di chiudere un percorso straordinario, fatto di oltre 800 presenze e 18 trofei. Centrocampista completo e leader silenzioso, è stato uno dei volti più importanti del calcio croato moderno.
Il momento più alto resta la storica finale mondiale raggiunta con la Croazia, simbolo di una generazione che ha lasciato il segno. L’ultimo capitolo della sua carriera si è svolto in patria, con la maglia dell’Hajduk Spalato.
Dries Mertens
Dries Mertens non è stato solo un calciatore del Napoli, ma un simbolo della città. In nove stagioni in azzurro ha collezionato 397 presenze e segnato 148 gol, diventando il miglior marcatore di sempre del club.
Un legame profondo, suggellato il 6 giugno con il conferimento della cittadinanza onoraria di Napoli, riconoscimento raro che racconta meglio di qualsiasi statistica l’impatto umano e sportivo del belga.
José María Callejón
A rendere ufficiale il ritiro di José María Callejón è stato il Marbella, ultimo club della sua carriera, impegnato nella Primera Federación. Una chiusura sobria per un calciatore - anche lui simbolo del Napoli - che ha costruito il proprio percorso con professionalità.
I numeri raccontano 740 partite, 153 gol e un viaggio attraverso sette squadre, dalla Liga alla Serie A, passando per esperienze importanti con Real Madrid, Napoli e Fiorentina, fino all’ultima tappa iniziata nel 2024.
Altri ritiri
Questa è la lista degli altri calciatori che nel 2025 hanno scelto di porre fine alla propria carriera: un elenco ricco di volti noti, molti dei quali hanno lasciato un segno anche in Serie A.
Portieri
Steve Mandanda
Rui Patricio
Difensori
Simon Kjaer
Mattia Caldara
Andrea Conti
Danilo D'Ambrosio
Samuel Umtiti
Zinho Vanheusden
Centrocampisti
Miralem Pjanic
Antonio Candreva
Jakub Jankto
Riccardo Saponara
Felipe Melo
Fernandinho
Erik Lamela
Joan Gonzalez
Gregorsz Krychowiak
Attaccanti
Francesco Caputo
Mauro Zarate
Bas Dost
Mirco Antenucci
