Quello di Whabi Khazri a Steven Mandanda è stato un gol gridato forte e da tutto un paese, ma anche in quel di Parigi, con le voci acute dei tunisini che vivono sotto la Torre Eiffel. Il capitano della Tunisia, autore di uno splendido slalom concluso con un sinistro rasoterra a fil di palo, ha messo a segno una delle reti più belle del Mondiale. Una rete che a Tunisi varrà sempre lo storico primo trionfo sulla Francia in una partita ufficiale. Una rete che, tuttavia, non vale la qualificazione agli ottavi di finale.
La contemporanea vittoria dell'Australia sulla Danimarca, infatti, ha negato agli uomini di Jalel Kadri la possibilità di ottenere un altro risultato da antologia, ossia il passaggio alla seguente fase di un Mondiale. Scesa in campo accompagnata da una bolgia festante di tifosi, che da giorni aspettavano l'evento, la nazionale africana ha messo fin dal primo momento in campo la grinta e la combattività necessarie per effettuare l'exploit.
E chi se non il capitano Khazri, che tra l'altro gioca proprio nella squadra francese del Montpellier, per scrivere una pagina indimenticabile per le Aquile di Cartagine? La bellezza del suo gol ha fatto da contraltare a una pessima prestazione da parte di una Francia troppo sperimentale, il cui modulo improvvisato (un 4-3-2-1) non ha permesso quasi a nessuno di rende come potesse.
Unici a salvarsi il mediano Aurelien Tchouameni, sempre concreto e compatto sia nel rompere il gioco avversario sia nel creare il proprio, oltre al solito Antoine Griezmann, entrato nel finale per provare a trovare il pareggio. E proprio a Griezmann, che festeggiava la sua 70esima presenza di fila con i Bleus, veniva annullato il gol del pari in extremis. L'arbitro Conger, avvisato dagli assistenti virtuali, rivedeva la giocata e rendeva nullo l'acuto del giocatore dell'Atletico Madrid, e la sua decisione veniva poi accompagnata dall'urlo di gioia dei tifosi tunisini, felici nonostante tutto. Perché, del resto, una vittoria contro i campioni del Mondo a un Mondiale resta qualcosa di speciale.
