Campione del mondo a Kigali, poi campione europeo a Drôme-Ardèche: tutto lasciava presagire un'altra lunga cavalcata in solitaria di Tadej Pogacar come antipasto del Giro di Lombardia di sabato pomeriggio.
Non era il piano iniziale, ma le circostanze della corsa e un attacco deciso sono stati sufficienti. Sebbene l'edizione 2024 sia stata annullata per motivi meteorologici, lo sloveno aveva promesso agli organizzatori che avrebbe preso parte al 2025. Ha mantenuto la parola e non solo.
La gara
A 25 chilometri dall'arrivo, 7 corridori si sono trovati in testa: oltre a Bernal, Milesi e Simmons, Pogacar accompagnato dal suo compagno di squadra Isaac del Toro, Afonso Eulálio e il francese Victor Lafay. Il gruppo era a soli 20 secondi, il che lasciava presagire una bella battaglia.
A meno di 20 chilometri dall'arrivo, Pogacar è partito e non è stato più visto dai suoi 6 compagni di fuga. Solo Simmons ha cercato di colmare il divario, ma ai piedi di Casciago il distacco era di 19 secondi. È stato tutto inutile.
Il podio
La gara è, così, rimasta aperta soltanto per gli altri gradini del podio. Sei corridori avevano un vantaggio di circa dieci secondi sul gruppo: Del Toro, Toms Skujins, Primoz Roglic, Thomas Pidcock, Ben Tulett e Gianmarco Garofoli. Il 2° posto, però, sembrava importante per molte squadre e il sestetto è stato ripreso sull'ultima salita del circuito. A imporsi, nella corsa alla piazza d'onore è stato Albert Philipsen davanti a Julian Alaphilippe e Paul Lapeira.
Sabato Pogacar punterà a due record: diventare il primo vincitore consecutivo per cinque volte ed eguagliare il numero totale di vittorie del Campionissimo Fausto Coppi.