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Milano-Sanremo: cinque possibili corridori in grado di sopraffare Pogacar

Van der Poel sulla Tirreno-Adriatico
Van der Poel sulla Tirreno-AdriaticoSTEFANO CAVASINO/DPPI via AFP
La Milano-Sanremo è probabilmente l'unica gara in cui Tadej Pogacar non è il favorito assoluto alla partenza: cinque uomini in particolare hanno le carte in regola per frustrare il fenomeno sloveno sabato sulla Riviera ligure.

Il trascinatore: Mathieu van der Poel

Il trascinatore olandese assomiglia al prototipo di corridore in grado di vincere questa corsa: abbastanza potente e buon scalatore per tallonare Tadej Pogacar sul Poggio, l'ultima salita decisiva, è anche molto veloce nello sprint per regolare gli avversari.

Il campione del mondo 2023 sembra destinato a essere il principale favorito insieme a Pogacar anche questa volta, dopo aver affinato le sue capacità la scorsa settimana alla Tirreno-Adriatico. "Sono contento di come mi sento, è proprio quello di cui avevo bisogno", dice il leader del team Alpecin, che l'anno scorso si è sacrificato a favore del suo compagno di squadra Jasper Philipsen, vincitore a sorpresa. Il velocista belga sarà ancora in gara, ma probabilmente sarà indebolito dopo la violenta caduta di mercoledì sulla Nokere Koerse.

L'eroe locale: Filippo Ganna

Secondo alla Sanremo del 2023, il corridore piemontese è apparso in forma smagliante alla Tirreno per schiacciare la cronometro e conquistare il secondo posto in classifica generale, "una delle migliori prestazioni della sua carriera".

Il suo connazionale Jonathan Milan lo ha addirittura nominato "favorito numero 1" per la corsa, che attendeva un vincitore italiano da Vincenzo Nibali nel 2018. Milan, che è stato molto protagonista anche alla Tirreno, ha una serie di punti di forza. Tanto da mettere in allarme la stampa italiana, che sogna di poter finalmente titolare che Milan ha vinto la Sanremo. "Pogacar o non Pogacar, non parto solo per arrivare secondo", avverte il colosso di Lidl-Trek.

Il bufalo: Mads Pedersen

Raramente abbiamo visto il bisonte danese così impressionante come la scorsa settimana alla Parigi-Nizza, dove non solo ha vinto una tappa e la maglia verde, ma ha volato come un'aquila sulle colline dell'hinterland di Nizza.

"Con questo stato di forma, la Milano-Sanremo e le classiche si preannunciano buone", ha dichiarato domenica il corridore della Lidl-Trek, 4ᵉ alla Sanremo nel 2024 e 6ᵉ nei due anni precedenti. 

L'outsider: Tom Pidcock

In un registro completamente diverso e meno potente, il britannico è anche dotato di una grinta pazzesca, con la quale ha brillato dall'inizio della stagione con la sua nuova squadra Q36.5. Undicesimo nel 2024, possiede anche un'arma formidabile: le sue capacità di discesa, che possono fare la differenza nella lunga e pericolosa discesa verso la via Roma.

È qui che, nel 2022, lo sloveno Matej Mohoric ha siglato il suo trionfo con il suo famoso reggisella telescopico, dopo aver consigliato a Pogacar di non seguirlo perché avrebbe corso molti rischi. Pidcock, impareggiabile acrobata e due volte campione olimpico di mountain bike, sogna un'impresa simile, due settimane dopo il secondo posto alla Strade Bianche dietro a Pogacar.

L'amico: Michael Matthews

Il 34enne australiano è uno dei migliori amici di Pogacar in gruppo. E sarà anche uno dei suoi più temibili rivali sabato, in un finale che i due monegaschi conoscono a menadito, visto che si allenano spesso insieme. Il veterano del team Jayco-AlUla sogna ancora una prima vittoria nel Monumento e Sanremo è la sua migliore occasione: 2ᵉ nel 2024, 4ᵉ nel 2022, 6ᵉ nel 2021, 3ᵉ nel 2020, 7ᵉ nel 2018 e 3ᵉ nel 2015, sono dieci anni che sfiora la vittoria.

"Sogno di vincere questa gara. L'anno scorso ho fatto tutto bene, sono stato battuto solo dall'uomo più veloce del pianeta. Ora mi sento bene, sono fiducioso", ha detto.