È stata fissata al 16 e 17 aprile l'udienza per l'arbitrato del TAS sul caso clostebol che riguarda Jannik Sinner. Lo annuncia lo stesso Tribunale arbitrale dello sport, precisando che il procedoimento si svolgerà a porte chiuse.
I giudici del TAS sono chiamati a decidere sul ricorso presentato dalla WADA contro l'assoluzione del tennista azzurro n.1 al mondo decisa dalla International Tennis Integrity Agency per la positività al clostebol. "Nessuna delle due parti ha richiesto un'udienza pubblica che sarà condotta a porte chiuse" a Losanna nella sede del TAS.
Il calendario ATP
La data si colloca dunque all'inizio della stagione sulla terra rossa, subito dopo il Masters di Monte Carlo, che termina il 13 aprile, e prima di quello di Madrid, che inizia il 26. Il via degli Internazionali d'Italia di Roma sono fissati per il 7 maggio.
Il nome del giudice
Il presidente nominato dal TAS è il 55enne lussemburghese Jacques Radoux, giudice ma soprattutto ex tennista. Il suo nome può anche non dire nulla (è stato circa 500 al mondo), ma ha capitanato la squadra del suo Paese in Davis dal 2008 al 2013.
Si è formato professionalmente in Francia, referendario alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, è impegnato nel sociale e dal 2008 si occupa della sezione tennis di Special Olympics Lussemburgo. Sarà affiancato da alcuni arbitri nominati dalle parti: Ken Lalo scelto dalla WADA e Jeffrey Benz, voluto dal team di Sinner. A
Il procedimento
Dopo la contaminazione riscontrata, la difesa del numero 1 del mondo dovrà dimostrare, nel nuovo processo che si terrà con un nuovo interrogatorio e controinterrogatorio, che Sinner non è stato negligente, azzerando così le possibilità di sanzione, ma che ha fatto tutto quanto nelle sue possibilità per evitare che i membri del suo staff Umberto Ferrara e Giacomo Naldi utilizzassero lo spray a base di Clostebol con cui ha involontariamente contaminato il giocatore durante i trattamenti.
Cosa rischia Sinner
Qualora il giocatore venisse considerato colpevole, o significativamente negligente, il periodo di ineleggibilità sarebbe minimo di un anno e la sospensione scatterebbe immediatamente.