Tornata in campo per l’impegno cruciale dei quarti di finale di Nations League, l’Italia ha offerto una prestazione solida sul palcoscenico di San Siro, sebbene non sufficiente a garantirsi un vantaggio in vista del match di ritorno. Nel primo atto della sfida tra le due squadre, entrambe a caccia di un posto nella Final Four della competizione, è stata infatti la Germania a prevalere, imponendosi con un 2-1 in rimonta, grazie alle reti di Kleindienst e Goretzka, entrambi autori di gol di testa dopo l'iniziale vantaggio di Tonali.
La nazionale tedesca, tra l'altro, non aveva vinto nessuno degli ultimi cinque incontri in cui aveva subito per prima il gol della partita in UEFA Nations League, a partire dal 14 novembre 2020 contro l'Ucraina.
Tonali torna al gol nella sua vecchia casa
Partenza fulminea per gli Azzurri, che hanno subito imposto il proprio dominio nel possesso palla, sfruttando prontamente la difesa alta della Germania. Capitalizzando su questa scelta audace degli avversari, Barella ha individuato uno spazio sulla destra, servendo Politano che, a tu per tu con Baumann, ha messo il pallone al centro dell’area. Il difensore Tah, in preda al panico, ha malamente respinto il pallone sui piedi di Tonali, che all'8’ ha firmato l’1-0 con un destro di prima intenzione a porta vuota.
Non è la prima volta che l'Italia segna nei primi 15 minuti. Con questa rete, gli Azzurri hanno già realizzato 3 gol in questo intervallo, superati solo dalla Spagna (5) in questa edizione della UEFA Nations League.
Il gol di Tonali ha segnato anche un momento storico: l'ultima volta che l'Italia aveva colpito contro la Germania nei primi 15 minuti risale al 1° marzo 2006, quando furono Alberto Gilardino e Luca Toni a realizzare le reti in amichevole. Un anno che, come ben sappiamo, si concluse con la vittoria del Mondiale proprio nella capitale tedesca.
Escluse le partite non ufficiali, invece, l'ex centrocampista del Milan è diventato uno dei 3 giocatori dell'Italia ad aver segnato contro la Germania nei primi 15' di un match, insieme a Roberto Boninsegna all'8' nel Mondiale 1970 e Sandro Mazzola al 7' nelle qualificazioni ai Mondiali nel 1969 (Germania Est in quel caso).
Con il vantaggio acquisito, gli Azzurri hanno dovuto poi difendersi dalle offensive dei tedeschi, che sono stati pericolosi in due occasioni con Goretzka, ma ben arginate dalla solida difesa formata da Bastoni, Calafiori e Di Lorenzo e dai guantoni di Donnarumma.
Superato il momento di pressione, l'Italia ha alzato nuovamente il baricentro e ha cercato di colpire ancora. Tonali ha tentato il bis con un potente tiro dalla distanza al 29', respinto con prontezza da Baumann. Due minuti più tardi, Politano ha lanciato Kean con un preciso passaggio in profondità, ma la sua volee di destro è stata provvidenzialmente parata dal portiere tedesco, il quale ha mantenuto il punteggio sull'1-0 fino all'intervallo. Gli Azzurri, comunque, hanno dato prova delle loro qualità nei primi 45 minuti, giocando con grande armonia e solidità tattica.

L'impatto immediato di Kleindienst cambia la partita
Tenaci e mai domi, però, i tedeschi hanno prontamente reagito a un primo tempo sottotono, capitalizzando le scelte azzeccate del loro commissario tecnico, Julian Nagelsmann. Il tecnico ha deciso di sostituire Raum e Burkardt, inserendo Schlotterbeck e l'attaccante del Borussia Mönchengladbach, Kleindienst. È stato proprio quest'ultimo, servito da un perfetto traversone di Kimmich dalla destra, a ristabilire l'equilibrio al 49', trafiggendo Donnarumma con un colpo di testa potente.
Con il gol subito e un evidente momento di flessione, anche Spalletti ha deciso di intervenire con i cambi intorno all’ora di gioco, inserendo Bellanova e Ricci al posto di Politano e Rovella.
Le sostituzioni, come auspicato, hanno infuso nuova energia agli Azzurri, che hanno rapidamente scacciato il rammarico per la rete del pareggio e hanno messo sotto pressione la difesa tedesca, creando due occasioni degne di nota. Al 67', Kean è andato a un passo dal riportare l’Italia in vantaggio, con un tiro di controbalzo che ha sfiorato il palo, dopo un assist di tacco sublime di Tonali. Pochi minuti più tardi, Udogie ha servito Raspadori, libero di avanzare verso la porta di Baumann, ma il portiere tedesco ha risposto con una parata prodigiosa, neutralizzando il destro del centravanti del Napoli con un intervento di piede.
Tuttavia, a prevalere ancora una volta a San Siro è stata la Germania, nuovamente decisiva di testa con la rete di Goretzka. Il centrocampista tedesco si è rivelato impeccabile nell'anticipare tutti sugli sviluppi di un calcio d'angolo al 76', siglando il gol che ha completato la rimonta e affondato l'Italia.

Nonostante gli sforzi finali, i padroni di casa sono stati costretti a uscire a testa bassa: la buona prestazione offerta, infatti, non è stata sufficiente. Ora, prima di concentrarsi sul risultato del match tra Danimarca e Portogallo, eventuali avversarie in semifinale, l'Italia dovrà guardare in primis a se stessa e tentare una rimonta tutt'altro che semplice al Westfalenstadion.