L'ex Roma e Atalanta Rui Patrício dice basta: "Ho ricevuto offerte, ma volevo chiudere adesso"

Rui Patrício durante la cerimonia alla Cidade do Futebol
Rui Patrício durante la cerimonia alla Cidade do FutebolRODRIGO ANTUNES/LUSA

L'estremo difensore questo venerdì ha ufficializzato a 37 anni la fine della carriera, si è detto orgoglioso del percorso costruito in quasi due decenni nel calcio e ha confessato che questo era il momento giusto per appendere i guanti al chiodo.

“È un giorno importante nella mia vita. Questo era il momento giusto per farlo e sono molto felice. Ho deciso di lasciare il calcio perché è quello che voglio fare ora. Avrei potuto continuare. Ho ricevuto offerte, ma volevo chiudere adesso. Ho iniziato molto giovane, a 18 anni, nell’alta competizione e ora voglio dedicarmi ad altro. È stata una decisione ben ponderata”, ha dichiarato Rui Patrício.

L’ormai ex portiere, che con il Portogallo ha vinto Euro 2016, la Nations League 2019 e si è consacrato come il portiere più presente di sempre con 108 presenze, ha parlato ai giornalisti dopo la cerimonia che si è svolta alla Cidade do Futebol, sede della Federazione Portoghese di Calcio (FPF), a Oeiras.

Patrício, che a livello di club ha vestito le maglie di Sporting, Wolverhampton, Roma, Atalanta e Al Ain, ha lasciato al museo della FPF le scarpe e i guanti utilizzati nella finale degli Europei 2016 a Parigi, ricevendo dal presidente Pedro Proença la medaglia al merito della federazione, oltre a un trofeo e una maglia commemorativa delle 108 presenze in nazionale.

“Resterò legato al calcio, ma ora voglio godermi ciò che non ho potuto durante la carriera, ovvero stare con la famiglia e i figli. Voglio godermi la vita. Dopo essere stato qui, andrò, ad esempio, alla festa di Natale dei miei figli, cosa che prima non potevo fare”, ha aggiunto.

L'apice nel 2016

Per Patrício, il momento più bello della carriera è arrivato proprio nella finale di Euro 2016, allo Stade de France, quando compì una grande parata su un colpo di testa di Griezmann, un intervento che mantenne il risultato sullo 0-0, preludio al gol storico di Éder nei supplementari (1-0).

“Quello è stato il momento più importante per tutto ciò che è venuto dopo. È stata la parata più significativa della mia carriera. Chiudo la carriera con orgoglio. Ho giocato dove dovevo, ho fatto quello che dovevo fare”, ha concluso.

Per ora, secondo Pedro Proença, che ha definito l’ex portiere una “leggenda”, Patrício continuerà a collaborare con la FPF “con altre responsabilità”.

Alla Cidade do Futebol, la cerimonia di addio di Rui Patrício è stata arricchita da video dei migliori momenti della carriera dell’ex giocatore nato a Leiria e ha visto la presenza della sua famiglia, ma anche di ex compagni di nazionale come Adrien, Daniel Carriço, Marco Caneira, Ricardo ed Éder, oltre al presidente dello Sporting, Frederico Varandas.

Ad assistere fianco a fianco c’erano anche l’attuale ct Roberto Martínez, Fernando Santos e Paulo Bento, che hanno guidato Patrício in nazionale.

Bento, quando era alla guida dello Sporting, fu proprio l’allenatore che diede il via alla carriera professionistica dell’ex portiere e fu anche colui che lo lanciò tra i pali del Portogallo.

Le ultime stagioni di Rui Patricio
Le ultime stagioni di Rui PatricioFlashscore

“All’epoca sapevamo di trovarci davanti a qualcuno con qualità tecniche, tattiche, fisiche, emotive e mentali straordinarie. Con una capacità di lavoro e un professionalismo incredibili. È stato questo che gli ha permesso di costruire una carriera eccezionale”, ha dichiarato Paulo Bento ai giornalisti.

Fernando Santos, che con Rui Patrício ha vinto Euro 2016 e la Nations League 2019, ha confessato che è stato uno dei migliori portieri con cui abbia mai lavorato nella sua carriera da allenatore.

“Ha avuto un percorso straordinario ed è stato fondamentale nella conquista dell’Europeo e della Nations League come portiere. Ma è stato ancora più importante come uomo e per ciò che rappresentava all’interno del gruppo, con la sua umiltà, la sua determinazione e lo spirito di sacrificio. Era uno dei leader della squadra ai miei tempi”, ha affermato.

Due esperienze in A

Rui Patrício era senza squadra dalla fine di giugno, quando ha lasciato l’Al Ain degli Emirati Arabi Uniti, con cui ha disputato solo due partite, entrambe nel Mondiale per club, dopo aver giocato con l’Atalanta nella stagione 2024/2025 e con la Roma dal 2021 al 2024.

L’ex portiere è cresciuto calcisticamente nello Sporting e ha difeso la porta della prima squadra dei Leões per 12 anni, dal 2006/2007 al 2017/2018, totalizzando 467 presenze in tutte le competizioni, senza mai vincere il campionato nazionale, ma conquistando due Coppe del Portogallo (2007/2008 e 2014/2015), due Supercoppe Cândido de Oliveira (2008 e 2015) e una Coppa di Lega (2017/18).