Due anni con le giovanili e una stagione alla Next Gen prima di fare il gran salto in prima squadra, dove però avrebbe collezionato una sola presenza. Questo il bilancio di Dean Hujsen, 20enne fresco di ingaggio col Real Madrid e ormai consolidato centrale della Spagna. Arrivato dal Bournemouth, che aveva rimpinguato le casse bianconere con appena 15 milioni di euro, è poi passato ai Blancos per 58, a dimostrazione di un valore nascosto e poi esploso oggi a tutti manifesto.
Abile col pallone tra i piedi per via della sua formazione calcistica proprio nel territorio spagnolo, il classe 2005 è diventato subito un rimpianto per i bianconeri, i quali dopo aver perso Gleison Bremer per infortunio nell'ottobre scorso hanno visto come la loro retroguardia si disgregava. Ora che una rifondazione è necessaria, un prospetto come quello dello spagnolo nato in Olanda avrebbe potuto fare molto comodo.
Ceduto troppo in fretta nonostante una concorrenza non certo spietata, Hujsen si sta prendendo una rivincita di quelle gustose. Ha iniziato proprio con i Cherries allenati dal connazionale Andoni Iraola, con i quali ha conquistato un ottimo nono posto condito da 32 presenze e tre reti. Ma le sue conquiste non si sono fermate lì. Perché il nativo di Amsterdam ha ormai fatto suo anche il posto di centrale di difesa della nazionale iberica. Luis De la Fuente, infatti, lo ha schierato titolare nelle ultime due uscite di Nations League, e nella prima lo ha visto addirittura confezionare un assist al bacio per Lamine Yamal.
E così, mentre l'anno scorso la dirigenza bianconera doveva mettere toppe su toppe mettendo mano al portafogli per i prestiti onerosi di Renato Veiga e Lloyd Kelly, costati in totale otto milioni a gennaio, Huijsen si prendeva una rivincita strepitosa in Inghilterra, nel campionato più competitivo di tutti. Abile nel palleggio nonostante un'altezza di quasi due metri, lo spagnolo punta al prossimo Mondiale con la Roja.

Oggi, però, nella finale di Nations League gli toccherà vedersela contro un altro ex juventino, quel Cristiano Ronaldo 20 anni più anziano e voglioso di aumentare il suo record di gol in nazionale. E potrebbe essere questo il vero scontro generazionale di stasera. Quando Dean veniva al mondo, infatti, Cristiano era già un candidato allo status di stella mondiale. Oggi, la differenza d'età conterà davvero poco. Ma Huijsen ha dimostrato di essere già pronto a certi palcoscenici. Del resto, lo aspetta il Real Madrid.