Una situazione societaria pessima e che non lascia presagire nulla di buono. Quella del Taranto, attualmente a -6 punti in Serie C, è una delle realtà più disastrate del calcio italiano. La società pugliese, infatti, è già matematicamente retrocessa in Serie D e ha ricevuto già varie sanzioni per i tantissimi stipendi non pagati. Il mancato saldo del salario dei calciatori della prima squadra ha inoltre portato al loro sciopero e alla messa in mora del club.
Una mossa che ha dunque costretto il Taranto a schierare i calciatori delle giovanili per allontanare il fallimento e non sprofondare in Eccellenza, una serie nella quale vorrebbero invece finire i tifosi. Questi ultimi, infatti, sono convinti che ripartire dal basso sarebbe l'unica vera maniera di sanare l'ambiente, nella speranza che arrivi un nuovo acquirente con un programma serio. Questo anche perché, se il fallimento dovesse essere decretato a giugno, si dovrebbe ripartire addirittura dalla Promozione.
Per non fallire del tutto e poter ripartire dalla D, l'attuale presidente Massimo Giove ha fatto capire di voler ottenere una retrocessione sul campo. Per il momento, tuttavia, tutto è in divenire. Il 16 febbraio, infatti, scade il termine di pagamento dei salari. In caso di non elargire i 350 mila euro di arretrati in quella data, il Taranto sarà dichiarato già fallito.