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La strana ricorrenza dell'Avellino, una promozione ogni "morte di Papa"

Lo stadio Partenio di Avellino
Lo stadio Partenio di AvellinoGiuseppe Bellini/Getty Images / AFP
Promossa in Serie B dopo ben sette anni, la società campana ha nuovamente visto accompagnato un suo exploit sportivo all'addio di un Pontefice, come accaduto già nel 1958 e in altre occasioni in passato

La triste notizia della morte di Papa Francesco, avvenuta stamani, è stata accolta con dolore dal mondo del calcio, uno sport che l'uomo di chiesa argentino aveva sempre detto di ammirare. Ad "anticiparla", in qualche modo, era arrivata la promozione dell'Avellino in Serie B. Un evento particolare e importante per la società campana, che viene nuovamente accomunato al decesso di un vescovo di Roma.

Come riporta il Mattino, infatti, già nel lontano 1958, dopo la morte di Pio XII, i Lupi erano stati promossi in Serie C. Cinque anni dopo, ossia nel 1963, sarebbe poi passato a miglior vita il suo erede, quel Giovanni XXIII al cui decesso sarebbe seguito il ritorno in serie C della squadra irpina, la quale era scesa in quarta divisione proprio l'anno prima.

Nel 1978, invece, il club irpino ottenne la storica promozione in Serie A, la prima della sua storia. Nel frattempo, in pochi mesi sarebbero deceduti Paolo VI e Giovanni Paolo I, morto soli 33 giorni dopo la sua elezione. Nell'aprile del 2005, invece, il mondo pianse l'addio di Giovanni Paolo II, e un mese dopo i Lupi sarebbe tornati in Serie A vincendo lo spareggio tutto campano col Napoli.

L'ultima coincidenza risale al 2013, quando Benedetto XVI annunciò le sue dimissioni prima che l'Avellino tornasse nuovamente in B dopo vari anni di esilio nel calcio minore. 

La morte di Jorge Bergoglio, inoltre, arriva qualche mese dopo che lo stesso Papa aveva firmato la maglia dei Lupi, benedicendo così il club campano.