Dopo la vittoria per 2-0 contro il Venezia Patrick Vieira ha commentato l'ennesimo risultato positivo da quando siede sulla panchina del Grifone: "È una vittoria della squadra, in una partita difficile. Abbiamo fatto fatica a giocare ma siamo rimasti uniti e abbiamo fatto vedere cose importanti. Abbiamo vinto una partita molto molto difficile ed è una vittoria del gruppo: chi è entrato ha fatto benissimo e siamo soddisfatti".
Poi prosegue: "Il Venezia era molto organizzato ed era difficile avere il possesso palla e creare occasioni. Siamo rimasti solidi in difesa e organizzati a centrocampo, poi davanti abbiamo fatto due gol importanti".
Il francese si conferma uno dei migliori tecnici emergenti dopo essere stato un gran calciatore: "La mia fortuna è di essere in una grande società con i tifosi che aiutano a gestire le difficoltà. Questo dà fiducia. Sono arrivato e ho trovato un gruppo che aveva voglia di lavorare per restare in Serie A, stiamo crescendo come squadra e abbiamo stabilità anche fuori dal campo. Possiamo essere una realtà importante nella Serie A".
Infine, sulla fase difensiva, il grande segreto del Genoa: "Abbiamo posto il focus su come difende la squadra e gli attaccanti fanno un grande lavoro. Sono contento del gol di Pinamonti perché si sacrifica sempre per la squadra. I complimenti vanno fatti ai giocatori".
Di Francesco: "Se non facciamo gol, diventa sempre dura"
Poi Eusebio Di Francesco: "Il calcio è fatto di episodi e bisogna essere bravi a portarseli dalla propria parte. Quando hai queste opportunità in una partita importante come questa, devi essere maggiormente incisivo e cercare di sbagliare meno. I cambi del Genoa hanno fatto la differenza, hanno ridato energia e vitalità alla squadra. Sul primo gol, potevamo sicuramente comportarci meglio nelle coperture. Se non facciamo gol, diventa sempre dura, poi magari dobbiamo rincorrere. Dobbiamo crescere dal punto di vista della leggerezza, essere più determinati in zona gol".

Il tecnico abruzzese insiste: "Mi preoccupa il fatto che non concretizziamo quello che può essere un predominio territoriale, di mentalità, di atteggiamento. Non concedendo niente al Genoa nel primo tempo, dovevamo essere più incisivi. Peccato perché sul gol potevamo fare meglio, nonostante la palla lunga del portiere. Loro hanno messo giocatori di fisicità e velocità e questo ha cambiato la partita. Noi, come spesso ci capita ultimamente, non siamo riusciti a concretizzare nel momento migliore".
Davanti è ancora un'incognita chi debba giocare: "Faccio ancora fatica a stabilirlo. Vedo delle qualità differenti tra gli attaccanti e cerco di sfruttarle. Anche con i cambi ho cercato di ridare vitalità all'attacco. Purtroppo, è riuscito più a loro che a noi. Continueremo a lavorare, non solo dal punto di vista tecnico-tattico, ma anche nel convincere i giocatori a essere più liberi e determinati negli ultimi 25 metri".