La partita iniziava in un Olimpico molto gremito, con Roma e Como che entravano in campo tra l’inno della Serie A e l’attenzione di numerosi ospiti illustri sugli spalti, tra i quali spiccava Leandro Parades. Nei primi minuti Ferguson si metteva in evidenza con un bello strappo che accendeva il pubblico, mentre il Como cercava di costruire gioco con personalità.
La Roma diventava pericolosa su palla inattiva con Hermoso, che di testa sfiorava il vantaggio, e poco dopo ancora con Ferguson, il cui colpo di testa però non impensieriva il portiere avversario. La partita si giocava uomo contro uomo, con ritmi alti ma poche occasioni davvero concrete.
Intorno alla mezz’ora il Como si rendeva molto pericoloso in campo aperto, ma Rensch salvava la Roma con un intervento decisivo su Diao. Poco dopo lo stesso Diao si fermava per un problema fisico ed era costretto a lasciare il campo. La Roma aveva una grande occasione con Soulé, che però sbagliava la scelta davanti alla porta, e il primo tempo si chiudeva sullo 0-0, nonostante una gara intensa e combattuta.
Nel secondo tempo la Roma ripartiva forte e andava subito vicina al gol con Ferguson, mentre poco dopo un gol di Cristante veniva annullato per fuorigioco. Il Como, però, entrava in campo con un altro spirito e impegnava più volte Svilar, protagonista di interventi decisivi. La partita si faceva nervosa: arrivavano diverse ammonizioni, compresa quella per Fabregas in panchina.
Al 60esimo la Roma trovava finalmente il vantaggio: Rensch crossava da destra, Soulé controllava in area e serviva Wesley, che con un rasoterra preciso batteva il portiere e portava avanti i giallorossi, celebrando con la “Dybala Mask”. Dopo il gol, la Roma continuava a spingere e andava anche vicina al raddoppio con Ferguson, il cui sinistro a incrociare usciva di poco.

Voglioso ma poco concreto, il Como cercava di riportarsi sotto. I tentativi di accendere la luce di Nico Paz, però, erano più che vani, mentre Douvikas a volte arretrava per catalizzare il gioco, senza però riuscire a creare spunti decisivi. Jesus Rodriguez, entrato per Addai, era il più pericoloso tra gli ospiti in un finale dove i padroni di casa mostravano una stanchezza fisiologica.
All'84esimo un altro subentrato, Posch, si inseriva bene sulla sinistra incuneandosi fino all'area di rigore, ma il suo mancino veniva fermato da un ottimo intervento di Ndicka. Le velleità dei lombardi erano tutte in un'imbeccata per Posch che, da destra, calciava forte ma senza precisione. E arrivava così un trionfo importantissimo per i giallorossi, che adesso sono quarti a un solo punto dal Napoli e rientrano anche nella lotta Scudetto.

