Un forte sole ha accompagnato il match di mezzogiorno del Bentegodi nel quale il Verona ha ospitato il Parma. I veneti si sono mostrati subito molto vogliosi, con Orban che sotto misura su corner veniva ribattuto dal portiere di riserva Corvi, in campo per via dell'infortunio di Suzuki. Lo stesso attaccante nigeriano si vedeva annullare poco dopo il gol del vantaggio per fuorigioco all'ottavo minuto.
Apparentemente alle corde, gli emiliani reagivano al 18esimo: da una lunga rimessa dall'out sinistro Sorensen in spaccata colpiva la traversa, e sulla ribattuta Pellegrino era ben appostato e imprimeva di testa la forza giusta per depositare nella porta lasciata indifesa da Montipò, che era volato mezzo secondo prima.
Lo stesso portiere di casa doveva superarsi più in là per evitare il raddoppio ospite dopo la mezz'ora, mentre il finale di primo tempo si caratterizzava più per i fraseggi spezzettati e un clima poco amichevole, con molti scontri in mezzo al campo. Il secondo tempo vedeva gli ospiti cercare spesso il contropiede, come quello che al 55esimo generava Pellegrino imbeccando Cutrone, il quale si involava bene sul filo del fuorigioco per poi superare Montipò ma allungandosi troppo il pallone, che finiva fuori.
Il più pericoloso tra i padroni di casa era il solito Giovane, che all'ora di gioco ci provava con un mancino forte da fuori area che però non dava troppi grattacapi a Corvi. Poco dopo Montipò doveva rispondere in modo fulmineo su una botta rasoterra di Cutrone che avrebbe potuto chiudere il match. La rabbia degli emiliani cresceva a dismisura più tardi quando un maldestro disimpegno di Keita favoriva la sgroppata di Mosquera, il cui cross in area per l'accorrente Giovane veniva anticipato da Lovik. La palla però carambolava sull'attaccante brasiliano, che trovava un rocambolesco pari.
Ma a volte il calcio è spietato, e lo stesso attaccante brasiliano era più tardi protagonista di un retropassaggio di testa che portava Pellegrino a scavalcare facilmente Montipò, rimettendo avanti il Parma. Per l'attaccante argentino figlio d'arte era dunque un ritorno spettacolare al gol, con una doppietta fondamentale per dare ai suoi un trionfo cruciale in ottica salvezza. Il Verona, invece, resta ultimo in classifica e certifica la sua crisi. Crisi fotografata dalle lacrime di Giovane a fine gara, con il brasiliano a non perdonarsi il fatale errore che ha portato alla sconfitta.

