Una bestia nera chiamata Inter: Atalanta a secco da 15 sfide

Lautaro e Hien durante l'ultimo Atalanta-Inter
Lautaro e Hien durante l'ultimo Atalanta-InterIsabella BONOTTO / AFP

Atalanta-Inter chiude il 2025 di Serie A con una sfida ad altissima tensione al Gewiss Stadium. Per la Dea è l'occasione di rilanciarsi in zona Europa, ma contro una vera bestia nera: l'Inter, imbattuta da sette anni nei confronti diretti in campionato.

Il 2025 della Serie A si chiude questo fine settimana e il piatto forte del turno è senza dubbio il big match di domenica sera alla New Balance Arena tra Atalanta e Inter. Una sfida dal grande fascino che potrebbe consentire ai nerazzurri di Milano di salutare l'anno solare al comando della classifica.

Per l'Atalanta, rinata dopo l'arrivo in panchina di Raffaele Palladino in seguito all'esonero di Ivan Jurić, l'occasione è tutt'altro che secondaria. La zona europea dista appena tre punti, con il Bologna sesto a fare da linea di confine, e una vittoria permetterebbe alla Dea di rilanciarsi con forza nella corsa continentale. Tuttavia, il calendario non è stato benevolo: l'Inter rappresenta l'avversario peggiore possibile, una vera e propria bestia nera che accompagna i bergamaschi da anni.

Il peggior rivale possibile

I nerazzurri di Milano chiudono l'anno solare contro una squadra che, numeri alla mano, faticano meno a domare rispetto a qualsiasi altra big del campionato. L'Atalanta, infatti, non batte l'Inter in Serie A dall'11 novembre 2018. Da allora, i bergamaschi hanno collezionato 15 partite consecutive senza vittorie contro i milanesi, una striscia che racconta più di ogni altra cosa il divario recente tra le due squadre.

A rendere il quadro ancora più pesante c'è un ulteriore dato: la Dea arriva alla sfida di domenica sera con otto sconfitte consecutive contro l'Inter in campionato. Un trend negativo che non trova paragoni nel resto della Serie A.

I precedenti recenti
I precedenti recentiFlashscore

Nessun'altra squadra, infatti, presenta numeri simili contro l'Atalanta. Il secondo peggior dato riguarda la Lazio, che i bergamaschi non battono 'solo' da tre partite. Seguono, a pari merito, Napoli, Udinese e Parma, contro cui la Dea non vince da due gare. Un confronto che evidenzia come il divario con l'Inter sia nettamente superiore rispetto a qualsiasi altra avversaria.

Un tabù che va oltre i risultati

Se i precedenti parlano chiaro, i dati offensivi e difensivi rendono il tabù ancora più evidente. L'Inter segna almeno due gol all’Atalanta da sei partite consecutive, mentre la Dea non riesce a trovare la rete contro i nerazzurri da quattro gare di fila. Numeri che certificano una difficoltà strutturale, non solo episodica.

Per Raffaele Palladino, la sfida rappresenta quindi una vera e propria prova di maturità. Spezzare un digiuno che dura da sette anni avrebbe un valore che va ben oltre i tre punti. Davanti al proprio pubblico, l'Atalanta proverà a scrollarsi di dosso un peso ingombrante e a regalare ai tifosi un successo contro l'Inter che in campionato manca dal 2018.

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