Il Bentegodi si accende fin dai primi minuti, quando il Verona mostra subito un atteggiamento aggressivo, approfittando di una leggerezza di Kossounou: Bernede gli ruba palla e mette un cross insidioso, respinto dalla difesa atalantina. I bergamaschi sono poi cresciuti e al 17esimo sono andati vicino al vantaggio: punizione di Zappacosta, stacco perfetto di Hien e grande intervento di Montipò.
Al 26’ è la Dea a rendersi nuovamente pericolosa: Lookman ispira per De Ketelaere che tira dal limite, trovando una deviazione che sfiora il palo. Ma due minuti dopo arriva la svolta: Mosquera riceve in profondità, protegge palla e serve Belghali, che con una finta manda fuori tempo il difensore e batte Carnesecchi per l’1-0. L’Atalanta prova a reagire, ma al 36’ subisce il raddoppio: lunga rimessa laterale, respinta corta della difesa, e Giovane esplode un destro potente dal limite deviato quel tanto che basta per ingannare Carnesecchi.
Bernede cala il tris
La ripresa si apre con tre cambi immediati dell’Atalanta: fuori Kossounou, Krstovic ed Ederson, dentro Kolasinac, Scamacca e Pasalic. Ma è ancora il Verona a partire forte: Mosquera sfonda in area al 47’, fermato all’ultimo istante. L’Atalanta risponde con un brivido creato da Niasse, ma Montipò compie un intervento prodigioso sulla linea.
Gli orobici provano a cambiare marcia con Scamacca, più presente rispetto al numero 9 titolare Krstovic, ma a colpire nuovamente erano gli scaligeri, che al 71esimo trovavano la terza rete. Il tutto dopo una ripartenza perfetta nella quale Giovane scappa sulla destra e serve Bernede al limite: il francese calcia preciso all’angolino basso, battendo Carnesecchi.
Luce
Un colpo di mano in area locale, però, metteva pepe all'ultima parte di match, visto che il rigore veniva trasformato da un determinato Scamacca. Era, però, solo un alito di vento da parte dei lombardi, che durante la maggior parte dell'incontro non avevano davvero mostrato niente di concreto. Per il Verona arriva dunque la prima vittoria del campionato, che vale il +3 dalla Fiorentina, ultimissima. Per la salvezza bisognerà trovare continuità, ma la scintilla di oggi ha sprigionato una fiduciosa luce.

