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Torino e Pisa si annullano sul 2-2, il Lecce sbanca il Franchi e manda in crisi totale la Fiorentina

Edin Dzeko dopo il gol del Lecce
Edin Dzeko dopo il gol del LecceGabriele Maltinti / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP

La Fiorentina cade ancora, sconfitta 1-0 dal Lecce al Franchi e penultima a quota 4 punti, mentre Torino e Pisa si spartiscono la posta con un 2-2 spettacolare: i granata recuperano da 0-2, con Simeone e Adams autori dei gol della rimonta, ma non riescono a vincere.

Fiorentina-Lecce 0-1

L’approccio della Fiorentina è stato, senza mezzi termini, deludente. Nonostante la necessità e la voglia di ottenere la prima vittoria stagionale, i viola sono stati subito travolti dalla fame e dall'insolito cinismo del Lecce. Il primo squillo del match arriva, seppur troppo timido, dal giovane Fortini: chiamato a sostituire l’infortunato Gosens, l'esterno ex Juve Stabia impegna Falcone con un destro morbido, senza però creare veri pericoli.

La restante parte del primo tempo vede il Lecce prendere progressivamente il controllo: più reattivo, più propositivo, capace di avanzare con continuità nella trequarti viola e di rendersi concreto in fase offensiva. La Fiorentina, al contrario, appare confusa e sterile: i cross dalle corsie non trovano mai un destinatario e i tentativi di Kean non impensieriscono l’attento portiere ospite.

Il grafico dei tiri della Fiorentina nel primo tempo
Il grafico dei tiri della Fiorentina nel primo tempoOpta by Statsperform / Gabriele Maltinti / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP

Così, al 23’, il Lecce passa meritatamente in vantaggio: Tete Morente dalla destra serve un cross millimetrico sul secondo palo, dove Berisha anticipa la difesa e insacca da pochi passi.

Il gol mette in evidenza tutte le fragilità già emerse nei primi turni della squadra di Pioli. Nei minuti successivi i viola provano a reagire, ma ogni tentativo si spegne: il destro potente di Kean e il colpo di testa di Dzeko finiscono centrali, senza impensierire Falcone. 

La confusione cresce, il Franchi rumoreggia e i fischi costringono Pioli a una rivoluzione immediata a inizio ripresa: fuori Fagioli, Nicolussi Caviglia e Ndour, dentro Mandragora, Sohm e Gudmundsson. Tre cambi per dare un segnale, ma la Fiorentina rimane in balia del Lecce. La squadra fatica a trovare spazi, manca la spinta e non riesce a sfruttare la fisicità di Kean e del neoentrato Piccoli, incapace di avvicinarsi a Falcone e riaccendere la partita.

Il quadro è chiaro: una squadra allo sbando, incapace di imporre ritmo, di reagire con incisività e di trasformare la propria voglia di vittoria in azioni concrete. L’unico grande rimpianto per i viola arriva al 78’, quando Kean si vede negare da un prodigioso intervento sulla linea un colpo di testa ravvicinato: simbolo di un pomeriggio difficile, in cui la Viola non riesce a fare male.

Il finale è da incubo. Il Franchi esplode di rabbia quando il VAR nega un rigore per un contatto tra Pierotti e Ranieri, alimentando la frustrazione di un gruppo che non riesce più a reagire. Le proteste si sprecano, la tensione è palpabile: cala il sipario su un’altra giornata nera.

È la quarta sconfitta nelle ultime cinque giornate, con la Fiorentina che resta al penultimo posto a quota 4 punti. Il Lecce, invece, sale a 9 punti, riscattando i due ko consecutivi.

Torino-Pisa 2-2

Il Torino si è presentato in campo con le migliori intenzioni: possesso palla sicuro, manovra orizzontale e ordine tattico che lentamente porta i granata sulla trequarti avversaria. Dopo appena cinque minuti i padroni di casa sono già vicini al gol: traversone rasoterra di Pedersen e tiro secco di Adams, anticipa Caracciolo ma viene respinto da un Semper prodigioso, aiutato anche dalla traversa. Un segnale chiaro: il Torino c’è, e vuole comandare il gioco.

Ma il calcio, spesso, sa essere beffardo. Al 13’, il Pisa, fino a quel momento inoffensivo e con il reparto avanzato lontano dal centrocampo, colpisce per la prima volta con una sortita casuale ma letale. Akinsanmiro centra la traversa da pochi passi, Leris rimette in mezzo e Moreo non perdona: 1-0 Pisa. Un gol storico per il numero 32 nerazzurro, primo centro in Serie A all’età di 32 anni.

Lo schiaffo scuote il Torino, ma la doccia fredda continua: al 29’, Casadei commette fallo in area su Vural. Dal dischetto Moreo non sbaglia e firma la doppietta.

Sotto 2-0, i granata rischiano di affondare, ma la reazione arriva, poderosa e inarrestabile. Al 42’, Simeone accorcia le distanze: sul cross di Pedersen deviato, l’argentino anticipa tutti di testa e trafigge Semper, ridando speranza al pubblico di casa. E non è finita: al 48’, cross di Lazaro sul secondo palo, Adams si coordina, prende la mira e insacca il gol che vale il 2-2, completando una rimonta da brividi.

La ripresa, però, scorre su binari più blandi e tattici. Il centrocampo domina, le occasioni scarseggiano, con qualche sporadica iniziativa: Ngonge sfiora il gol con un sinistro dalla respinta difensiva e Akinsanmiro ci prova dall’altro lato, ma Paleari è attento. L’equilibrio rimane totale, seppur instabile, fino al fischio finale. Terzo "X" consecutivo per il Pisa, quinto risultato utile consecutivo per i granata.