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Thiago Motta positivo: "Soddisfatto del lavoro svolto, la strada è quella giusta"

Thiago Motta durante Milan-Juventus
Thiago Motta durante Milan-JuventusIsabella BONOTTO / AFP
Thiago Motta, allenatore della Juventus, ha parlato ai microfoni dopo lo 0-0 contro il Milan. Il tecnico ex Bologna ha analizzato la fase difensiva della sua squadra, mostrandosi soddisfatto. In attacco, invece, qualcosa, secondo lui, non ha funzionato.

0-0 e fischi a San Siro, ma per Thiago Motta la prova è stata positiva. L’allenatore della Juventus ha infatti parlato bene della prestazione dei suoi ai microfoni di DAZN, al termine del match contro il Milan.

"Sono soddisfatto del lavoro fatto, difensivamente soprattutto. Abbiamo concesso poco, per non dire nulla", così  il manager della squadra piemontese, il quale ha anche parlato della fase offensiva, dove "abbiamo creato poco, ma siamo arrivati in zona e potevamo finire meglio".

"Tutto sommato abbiamo fatto una buona prestazione, questo punto dà continuità al lavoro. Sono soddisfatto di vedere una squadra si sa comportare da grande e orgoglioso dei giocatori per quanto fatto vista la situazione".

"Oggi stiamo bene, fare paragoni è impossibile anche se inevitabile. Soddisfatto per stasera e di tante cose fatte bene. Dobbiamo essere contenti, ma siamo quasi a metà e adesso dobbiamo continuare e migliorare tante cose che possiamo migliorare come squadra. La strada è quella giusta".

A questa Juventus servono soluzioni in più nel reparto offensivo?: "Stasera mi soddisfa quello che ho visto, abbiamo affrontato una squadra forte in campo aperto. Per la prossima vedremo in base all'avversario e alle nostre condizioni, abbiamo tante alternative e possiamo fare cose diverse".

La classifica di Milan e Juventus
La classifica di Milan e JuventusFlashscore

Il tecnico italo-brasiliano, infine, ha elogiato Khephren Thuram, apparso in forma anche a San Siro: "È in grande crescita. Se continua così, con questa testa e con questa qualità, può diventare molto importante. Parlo di lui pubblicamente perché conosco bene il ragazzo, la sua educazione e i suoi valori. Sono sicuro che avrà un percorso fantastico, vuole sempre il massimo e siamo noi a frenarlo. Lavorare con giocatori così è più facile".