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Simonelli è il nuovo presidente della Lega Serie A: ecco chi è il commercialista classe 1958

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Lega Serie A ČTK / imago sportfotodienst / STUDIO FOTOGRAFICO BUZZI SRL
È stato eletto con 14 voti a favore, più degli ultimi due presidenti eletti, Del Pino e Casini. Nativo di Macerata, managing di Simonelli associati, studio legale tributario con sede a Milano, ha ricoperto diversi ruoli nei collegi sindacali di varie aziende della galassia Berlusconi.

Ezio Maria Simonelli è il nuovo presidente della Lega Serie A. Il commercialista classe 1958 è stato eletto nell'assemblea odierna, con 14 voti a favore da parte dei club. Simonelli ha ricevuto più voti degli ultimi due presidenti eletti, rispettivamente Dal Pino (12 voti) e Casini (11 voti).

La Lega Serie A ha così un nuovo presidente ed è un commercialista che ha ricoperto ruoli nei collegi sindacali di varie aziende della galassia Berlusconi.

Chi è Ezio Maria Simonelli

Ezio Maria Simonelli, eletto oggi come nuovo presidente della Serie A, è nato a Macerata il 12 febbraio 1958, e oltre ad essersi laureato in economia e commercio all'Università di Perugia nel 1982 è anche giornalista pubblicista.

Dottore commercialista e revisore contabile, Simonelli è managing partner di Simonelli Associati, studio legale tributario con sede a Milano. Tra gli altri ruoli, in particolare, è presidente del Collegio sindacale di Sisal, oltre ad essere sindaco effettivo di Recordati e F2i Sgr: lascerà invece la carica di presidente del Collegio sindacale di Mediaset, allo stesso modo dei suoi incarichi nei collegi sindacali di Mondadori e Fininvest (la holding della famiglia Berlusconi che detiene il controllo del Monza), dopo l'elezione al vertice della Lega Serie A per evitare qualsiasi potenziale conflitto di interesse.

Inoltre, Simonelli è docente e membro del comitato scientifico del Master in Diritto e Pratica Tributaria de Il Sole 24 Ore. Oltre ad essere autore di numerosi articoli e pubblicazioni, dal 2004 cura anche la rubrica "Attualità Fiscale" sulla Rivista dei Dottori Commercialisti. Ha inoltre collaborato come Partner e successivamente come Of Counsel presso lo studio fiscale di Ernst & Young. Ricopre anche il ruolo di Console Onorario del Canada in Italia.

La sua vicinanza al mondo del calcio però non è una novità. Nel 2013 infatti aveva tentato, senza successo, di diventare presidente della Lega Serie A, battuto da Maurizio Beretta. Nel 2017 era stato nominato reggente della Lega Serie A dopo l'uscita di scena dello stesso Beretta. Nel 2021 aveva nuovamente provato a guidare la Lega Serie B, ma alla fine venne eletto Mauro Balata.

Gravina: "È il segnale di una rinnovata sintonia"

"Auguri di buon lavoro a Ezio Simonelli, persona seria e appassionata che stimo molto". Così Gabriele Gravina commenta la fumata bianca per il nuovo presidente della Lega Serie A. "La sua elezione rappresenta un segnale indiscutibile di ritrovata sintonia e serenità all'interno della Lega - aggiunge il n.1 della FIGC -, l'attuale clima propositivo sono sicuro favorirà una nuova stagione di collaborazione con la FIGC e con tutte le componenti federali, con l'obiettivo di sviluppare al massimo tutte le potenzialità del calcio italia

Marotta: "È volontà di cambiamento"

"Credo che la cosa più importante di oggi sia stata quella di avere eletto un presidente, nella persona di Simonelli, che dovrà essere proclamato presidente dopo il logico passaggio anche dei requisiti di eleggibilità a cui sarà sottoposto. Il segnale importante è quattordici società hanno espresso una volontà di cambiamento che non va a assolutamente ad inficiare del presidente Casini ma semplicemente un rinnovamento che deve attuarsi velocemente.

Questo è un dato di fatto importante". Lo ha detto il presidente dell'Inter Giuseppe Marotta, dopo l'assemblea della Lega Serie A che ha eletto Ezio Simonelli come nuovo presidente di Lega. "Da cosa deve partire questo rinnovamento? Dovremo fare tanta autocritica. La volontà delle quattordici società non è di disunire la Lega ma di mantenerla unita - ha aggiunto -. Vogliamo essere tutti uniti per trovare una strategia per far sì che ci sia il giusto riconoscimento a una comparto industriale che non merita di essere maltrattato come in realtà lo siamo. L'incandidabilità di Simonelli? Siamo fiduciosi anche perché Simonelli ha chiaramente rispettato quelli che sono poi i requisiti anche per potersi candidare quindi sono molto fiducioso", ha concluso.


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