Tra l'Olimpico e il Castellani, andavano in scena due sfide intrecciate per la salvezza. Due sfide che hanno vissuto un momento comune di squilibrio. Perché dopo che al quarto minuto il Verona era passato avanti in casa dell'Empoli grazie a Serdar, a fine primo tempo su entrambi i campi il risultato soffriva un cambio importante. Al 44esimo, infatti, un tap-in sotto porta di Fazzini, in versione centravanti esperto, dava ai toscani il momentaneo pareggio. E pochi secondi dopo la rete di Coulibaly permetteva ai salentini di portarsi avanti di due punti.
Il tutto mentre il Parma, a quota 33 punti, veniva invece travolto a Bergamo da un'Atalanta trascinata da uno scatenato Daniel Maldini, autore di due reti in due minuti intorno alla mezz'ora. Prima della fine del primo tempo, però, i leccesi finivano in 10 per l'espulsione di Pierotti, che rimediava il secondo giallo in pochi minuti per aver stoppato un'azione potenzialmente pericolosa. Dalla punizione seguente, Falcone neutralizzava con grande reattività in colpo di testa ravvicinato di Zaccagni.
Le riprese vedevano il Parma cercare di smuovere la situazione al Gewiss Stadium, come dimostrato dal gol di Hainaut, che al 49esimo rimetteva in partita gli emiliani. A Roma, invece, il muro del Lecce si esibiva in una resistenza continua visto un forcing laziale che non accennava a smettere. Nel frattempo, a Udine la Fiorentina prima andava avanti e poi veniva ripresa in casa di un'Udinese che non voleva regalare nulla, mettendo così in gioco l'unico posto per la Conference League.
Per i salentini saliva in cattedra il portiere Falcone, che al 64esimo compiva un autentico miracolo sul colpo di testa ravvicinato di Castellanos. E poco dopo, dal Castellani arrivava la notizia del sorpasso del Verona con Bradaric, bravissimo a raccogliere un cross dalla destra di Tchatchoua. Ma non solo, perché a Bergamo Ondrejka competeva la rimonta trovando la rete del 2-2, il che significava che a 20 minuti dalla fine leccesi ed emiliani vantavano tre lunghezze in più rispetto ai toscani.
Il gol di Kean a Udine, però, riportava avanti la Viola, obbligando la Lazio a cercare il ruggito finale per agguantare il sesto posto. Dopo il novantesimo, Ondejika culminava il ribaltone siglando il gol del 2-3 che significava ufficialmente salvezza per i ducali. A loro si accodava un Lecce capace di resistere con grande sforzo a Roma, dove nel finale veniva espulso Romagnoli. Niente da fare, invece, per Empoli e Venezia, rispettivamente sconfitte da Verona e Juventus.