Voleva dimostrare al suo pubblico di potersi rialzare dopo il tonfo di Coppa Italia, il Napoli di Antonio Conte. L'allenatore salentino, sceso in campo con tutti i titolari, ha sfidato una motivata Lazio che arrivava al Maradona per provare a sfangarla. La prima fiammata, però, è arrivata con un taglio di Politano che alimentava in area McTominay, il cui tiro però veniva respinto da Provedel.
Il ruggito reattivo degli ospiti arrivava al 20esimo con Isaksen, che scappava via accentrandosi e metteva alla prova Meret con un intervento in stirata. Col passare dei minuti i padroni di casa provavano a prendere il controllo delle operazioni, cercando l'affondo sopratutto sulla fascia destra con il duo Di Lorenzo-Politano. A sinistra, invece, Kvaratskhelia trovava dribbling e spazi ma non i cross e i tiri adeguati per scardinare la difesa avversaria. Il primo tempo, però, veniva chiuso da una splendida punizione del georgiano che sibilava di pochissimo lontano dall'incrocio dei pali.
Sentitasi in qualche modo graziata, la squadra ospite ha affrontato la ripresa con più piglio e decisione, con la traversa presa col fortissimo tiro di Dele Bashiru dopo pochi minuti a riprova del maggior impegno. Kvara e Lukaku non riuscivano a trovarsi tra di loro, e McTominay, ammonito subito, non riusciva a mettersi in mostra nonostante una certa intraprendenza. E così la Lazio migliorava nell'occupazione delle zolle di campo, anche se dopo un quarto d'ora doveva rinunciare al capitano Romagnoli, affaticato, al posto del quale entrava Patric.
Al 71esimo ci provava Anguissa di testa su corner del georgiano, ma la sorte non era con lui perché la sua deviazione finiva sulla parte esterna del palo. Conte provava a cambiare qualcosa in campo togliendo Politano per Neres, mentre Baroni inseriva il giustiziere di Coppa Italia Noslin e il veterano Pedro per Castellanos e Dia. Ma a rivelarsi più acuminata era la spada della Lazio, che al 79esimo trovava il gol con Isaksen, che batteva Meret con un tiro da fuori grazie anche alla deviazione di Olivera. Il tutto dopo una grande giocata di Noslin, che si liberava bene a centrocampo e lanciava il danese.
Il forcing finale del Napoli non aveva alcun tipo di sbocco, con la Lazio che stringeva i denti e portava a casa un trionfo importante - il terzo di seguito a Napoli - che la porta a un solo punto dai partenopei, che perdono la vetta della classifica a benefico dell'Atalanta, due lunghezze più sopra. E dopo la sconfitta in coppa, Conte dovrà farsi due domande sul momento dei suoi, che sembrano aver perso l'inerzia positiva.
