Due giochisti a confronto. Vincenzo Italiano e Cesc Fabregas hanno plasmato una sfida che prometteva bene. E che è iniziata con un errore in disimpegno della difesa comasca che ha favorito prima un tiro di Castro deviato in corner da Butez e poi un colpo di testa alto di Fabbian, appena convocato in nazionale. I primi 20 minuti e oltre trascorrevano senza grandi sussulti anche per via degli schieramenti, speculari, di Bologna e Como.
A provarci al 22esimo era il più atteso, quel Nico Paz che da posizione di mezzapunta centrale sparava alto. Alla mezz'ora aumentava i giri la squadra di casa, che prima sfiorava il gol con un cross a giro che beffava tutti ma la cui traiettoria andava a lato, e poi vedeva il trascinatore Orsolini impegnare Butez in un bell'intervento dopo un tiro dei suoi dal perimetro.
A inizio secondo tempo i felsinei sono apparsi nuovamente più vogliosi, cercando di attaccare soprattutto sugli esterni. L'equilibrio, però, era sommario, e il Como riusciva a imbastire un paio di contropiedi che però non sfociavano in occasioni concrete. L'intraprendenza, però, non si abbinava alla concretezza da nessuna parte, perché neanche Jesus Rodriguez imbucava l'angolo giusto al 58esimo.
La sveglia era però dietro l'angolo, perché al 59esimo su un lancio lungo Castro metteva bene giù e appoggiava al centro per l'accorrente Orsolini, il cui piazzato si infilava nell'angolo basso alla sinistra di Butez. Era lo scatto che la squadra di Italiano aveva meritato per le intenzioni messe sul terreno di gioco, e che sbloccava finalmente l'incontro.

La grande abilità nel pressing offensivo dei padroni di casa bloccava ogni via di fuga per gli ospiti, che dalle retrovie avevano difficoltà a uscire in modo pulito. Il subentrato Morata provava a fare quel che poteva con le poche palle giocabili che gli arrivavano. Era invece un altro subentrato, Dallinga, a sfiorare il raddoppio al 78esimo con un bel colpo di testa che andava fuori di poco.
I tentativi della squadra di Fabregas erano davvero insulsi, e neanche l'eclettico Nico Paz poteva destreggiarsi con la sua tecnica sopraffina. Gli spazi stentavano, e nonostante i cinque minuti di recupero finale la resistenza dei felsinei era coriacea e funzionava. Per la squadra di Italiano, arrivava una vittoria tutto sommato giusta.
