Costretto a vincere davanti al proprio pubblico, e contro l'ultima in classifica Monza, il Venezia si è dovuto subito guardare le spalle. Perché dopo appena quattro minuti il portiere Radu era infatti già sollecitato a un intervento importante dalla deviazione di spalla su corner di Dany Mota. Pian, piano, tuttavia, i padroni di casa andavano immagazzinando voglia e fiducia, con un tifo che si faceva sentire sempre di più.
E dopo alcune sgroppate sull'out destro di uno Zerbin piuttosto ispirato, l'occasione più ghiotta arrivava su calcio piazzato. Al 25esimo, infatti, da posizione quasi da corner sulla sinistra Nicolussi Caviglia creava una traiettoria maligna sulla quale Turati doveva esibirsi in una bella deviazione sulla traversa. Poco dopo, il portiere brianzolo doveva nuovamente usare i suoi riflessi per ribattere un tiro al volo di sinistro di Marcandalli.
Il secondo tempo ha visto i lagunari spingere di più sull'acceleratore, con Nicolussi Caviglia sempre attivo in regia, ma gli avanti con pochi spazi vista l'elevata attenzione degli uomini di Nesta, che da grande ex difensore ha chiesto ai componenti della sua retroguardia di mantenere serrati i ranghi. Ma al 73esimo le cose cambiavano: da un lancio lungo sulla sinistra Ellertsson faceva valere il fisico e lo slancio sul proprio marcatore, andando via sul fondo e mettendo in mezzo per l'accorrente Fila, che in scivolata si distendeva e colpiva per il gol del vantaggio.
Era il gol che generava un grande entusiasmo nei veneziani, che dopo due minuti sfioravano il 2-0 con una punizione dolce di Nicolussi Caviglia sulla quale Turati interveniva in volo. Il resto del match vedeva i brianzoli tentare di pervenire al pari, ma con eccessiva pigrizia e scarsa determinazione. Per i lagunari c'era il tempo di rammaricarsi per l'espulsione proprio di Fila, per doppia ammonizione. Il primo gol dell'attaccante ceco in sette partite, però, serviva al Venezia per trovare tre punti che adesso lo proiettano a quota 24, gli stessi dell'Empoli. Come a dire, che per la salvezza, c'è ancora speranza.
