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Serie A: non basta Anguissa, il Bologna ferma il Napoli con un secondo tempo esplosivo

Uno scontro di gioco tra Anguissa e Aebischer
Uno scontro di gioco tra Anguissa e AebischerAlessandro Sabattini / GETTY IMAGES EUROPE/AFP
Intenso e combattuto, il match del Dall'Ara ha visto gli azzurri portarsi in vantaggio intorno al ventesimo con un inserimento straripante di Anguissa. La risposta dei padroni di casa è arrivata all'ora di gioco con un tacco spettacolare di Ndoye. Il forcing finale della squadra di Italiano

Un Dall'Ara pienissimo ha accolto lo scontro tra un lanciatissimo Bologna e un Napoli voglioso di tallonare la capolista Inter. Senza Castro e Ferguson ma con Dallinga e Aebischer dall'inizio, i felsinei si opponevano a una difesa azzurra dove mancavano Meret, influenzato, e Buongiorno, vittima di un problema muscolare. Se, però, i padroni di casa potevano contare su Vincenzo Italiano dalla panchina, gli ospiti non godevano della presenza scenica cruciale di Antonio Conte a bordo campo, vista la squalifica del tecnico dopo l'ammonizione col Milan.

L'approccio iniziale vedeva il Bologna provarci di più avvolgendo la manovra e il Napoli puntando sui contrattacchi, sebbene in due occasioni di seguito Neres veniva spento da un attentissimo Holm. La partita si spezzava poco prima del ventesimo, quando dopo un lancio dalle retrovie Anguissa sfondava la difesa avversaria con un'incursione centrale e, arrivato davanti a Skorupski, lo saltava di netto e metteva dentro la porta sguarnita. Il portiere polacco doveva poi lasciare il posto a Ravaglia per un infortunio dovuto a un contrasto proprio col camerunese in occasione della rete avversaria.

I padroni di casa cercavano di rispondere mantenendo alto il pressing, con gli ospiti che si proponevano sempre in ripartenza, con due occasioni per McTominay a rimorchio. La prima vedeva lo scozzese calciare male col sinistro dopo lo scarico di Neres, mentre la seconda era una conclusione dal limite sulla quale il neo entrato Ravaglia usava le dita per smanacciare in corner. Lukaku fungeva da classico perno per far sfogare il gioco sugli esterni, riuscendoci con profitto nonostante la marcatura serrata di Lucumi. Poco prima dell'intervallo arrivava il miglior tiro per la squadra di Italiano, con Aebischer che lanciava un tracciante a giro che finiva alto di poco.

A livello di intenti, la seconda frazione offriva la stessa proposta da ambo i lati, con i felsinei che aumentavano i giri del motore e alzavano il baricentro. L'occasione più concreta arrivava al 58esimo su un corner di Miranda da sinistra, sul quale Lucumi anticipa tutti ma trova le falangi di Scuffet, la cui deviazione fa ballare il pallone sulla linea di porta con Olivera che poi salvava in seguito a una ribattuta. Poco dopo ci provava al volo Orsolini, la cui botta dal basso verso l'alto si alzava di poco sopra la traversa. 

Le statistiche del match
Le statistiche del matchStats Perform

La pressione dei locali, però, era eccessiva, e dopo un bellissima imbucata di Miranda Odgaard trovava il fondo e un pallone basso per Ndoye, che creava una magia di tacco e trovava il pari, con l'aiuto della traversa. Ripresa la fiducia, la squadra di casa bruciava di voglia di ribaltarla, mentre quella ospite doveva evitare di venire travolta dalla furia avversaria, che si manifestava con una serie di affondi e cross dalla sinistra.

Gli ingressi di Castro e Cambiaghi davano ai rossoblu ancora più linfa, e l'assalto diventava più pesante da gestire per i partenopei, ormai rassegnati a difendere in blocco basso e poco più. Su un corner da sinistra Holm impattava stimolando la respinta di Scuffet, sul cui rimpallo Castro arrivava scoordinato e non riusciva a inquadrare la porta. L'opportunità più ghiotta, però, arrivava al 93esimo sui piedi di Rrahmani, che dopo una respinta di Ravaglia in seguito a una punizione calciava fuori.

Sarebbe stato un premio esagerato per la squadra di Conte, che così resta a tre punti dall'Inter. Un pari che potrebbe essere caro nella lotta allo Scudetto. I felsinei, invece, restano al quarto posto.