Sotto il sole invernale della laguna, il Venezia ha ospitato l'Empoli in un'altra sfida salvezza molto importante prima del giro di boa. I toscani erano scesi in campo motivati, arrembando praticamente da subito con due corner in mezzo minuto. Eppure, al quinto minuto il portiere Vasquez elargiva un insperato regalo ai lagunari: il suo rilancio ritardato veniva ribattuto ad arte da Pohjanpalo, che nel modo più rocambolesco possibile trovava la rete del vantaggio.
Quasi per par condicio, al quarto d'ora era il portiere di casa Stankovic a rischiare il frittatone con un'uscita scellerata a seguito della quale, tuttavia, Colombo non concretizzava. Al 25esimo era Esposito a impegnare l'estremo difensore avversario con una sassata da fuori area messa in corner. Ma il napoletano cresciuto nell'Inter prendeva la rivincita al 32esimo, infilando Stankovic con un colpo di biliardo dopo uno smarcamento eccellente di Colombo nel traffico. Il settimo gol, il sesto fuori casa, per il classe 2002, al terzo centro di fila.
La fiammata congiunta dei due attaccanti metteva le ali ai toscani, con Maleh che puntava al bersaglio grosso con un sinistro da fuori. La deviazione di un difensore dava un effetto maligno alla palla, ma Stankovic faceva sfoggio di tutti i suoi migliori riflessi per sventare di pugno. La pressione degli ospiti veniva allentata poco dopo da un contropiede lagunare culminato da un tiro di Pohjanpalo respinto in modo concreto da Vasquez, attento dopo la gaffe iniziale.
Dopo l'intervallo la squadra di Di Francesco ha approcciato la ripresa in maniera più convinta, provando a tenere maggiormente palla rispetto ai primi 45 minuti. Nicolussi Caviglia era il primo a provarci al 52esimo, ma il suo sinistro, ben sganciato dopo un doppio passo, veniva disinnescato da Vasquez. Il regista veneziano prendeva sempre più iniziative mentre il gioco rallentava, sebbene a prendersi il protagonismo era nuovamente Stankovic, che ribatteva con grande prontezza di riflessi in scivolata su una conclusione ravvicinata di Colombo, ben imbeccato da una transizione di Anjorin.

I ritmi, però, scemavano sempre di più dopo il 70esimo, con l'Empoli che cercava qualche iniziativa in più, soprattutto sugli esterni e sui calci piazzati. Stankovic, però, non faceva passare nessuno né sulle palle rasoterra né su quelle aeree, confermando la sua condizione di arcigno guardiano dell'area piccola. L'ultimo tentativo era di Henderson, che da fuori cercava il bersaglio grosso ma senza precisione. E il match finiva così in parità, con nessuna delle due squadre a fare il salto lungo, ma a spartirsi la posta in palio.