Fabio Pisacane e Stefano Pioli si sono sfidati con la voglia di imprimere il primo segno della stagione.Il match ha regalato momenti di buon calcio da entrambe le parti, ma a decidere la partita sono stati Mandragora e Luperto: il primo aveva portato avanti la Fiorentina, mentre Luperto ha rovinato la festa dei Viola segnando in extremis l'1-1 finale.
Gosens provvidenziale
I primi quarantacinque minuti tra Fiorentina e Cagliari sono stati intensi, giocati più sui nervi che sul piano dello spettacolo.
La prima occasione degna di nota è arrivata al 22’: Folorunsho, ex viola, si è alzato più in alto di tutti sugli sviluppi di un corner, costringendo De Gea a un intervento a mano aperta. Il pallone, beffardo, è rotolato verso la porta, ma Gosens (già protagonista in fase difensiva con un paio di chiusure puntuali) ha salvato letteralmente sulla linea, impedendo al Cagliari di passare in vantaggio.
Poco prima, al 13’, lo stesso Gosens si era già distinto con una diagonale perfetta sulla sorpresa di formazione Borrelli, confermandosi uomo ovunque in questo primo tempo.
La squadra di Pioli ha provato a rispondere con Kean, murato da Zappa al 34’, ma l’azione era stata comunque fermata per fuorigioco. Più sporadici i tentativi di Esposito e Mina: il primo ha sprecato al 38’ una buona opportunità calciando alto, il secondo al 45’ ha mandato il suo destro in curva, strappando un sorriso amaro ai tifosi.
Nel finale, qualche protesta dei sardi per un presunto tocco di mano di Comuzzo in area non ha portato all’intervento del VAR e, dopo 48 minuti combattuti, l’arbitro ha mandato le squadre negli spogliatoi. Ottimo l'approccio del primo Cagliari di Pisacane, aggressivo e ordinato, che ha controllato il campo e tenuto i viola senza alcuna conclusione verso lo specchio della porta.
La Viola colpisce al primo tentativo
Il secondo tempo si è aperto invece con la Fiorentina subito pericolosa e il Cagliari che ha provato a riprendere in mano il gioco. Al 56’, Borrelli ha sfiorato il gol dopo un filtrante di Mina e un inserimento perfetto di Obert, ma Viti è riuscito ad anticiparlo e il pallone è terminato fuori. La partita è rimasta spezzettata, con continui interventi dello staff sanitario e sostituzioni obbligate, ma il ritmo non è calato.
Il momento decisivo è arrivato al 68’: al primo tiro in porta della ripresa, la Fiorentina ha trovato il vantaggio. Gudmundsson dalla trequarti ha trovato Mandragora in area, che ha anticipato Mina e ha girato di testa alle spalle di Caprile, colpendo anche il palo prima di segnare. Il vantaggio dei viola ha quindi acceso la partita, costringendo il Cagliari a inseguire.
Pisacane ha poi provato a scuotere i suoi con due cambi veloci: al 61’ sono entrati Luvumbo e Mazzitelli per Esposito e Prati, poi al 75’ sono usciti Obert e Deiola, dentro Idrissi e Gaetano. Anche Pioli ha fatto le sue mosse, inserendo Marì al posto di Comuzzo (62’) e Parisi per Gosens (77’), cercando di consolidare la squadra in vista del finale.
Il Cagliari è andato vicino al pareggio in più occasioni: Luvumbo al 66’ ha tentato la conclusione in ripartenza, ma De Gea è stato pronto a chiudere, mentre al 76’ Kean ha fallito clamorosamente il raddoppio da distanza ravvicinata dopo un corner di Fazzini e una spizzata di Sohm.
Luperto salva i rossoblù
Quando la Fiorentina sembrava ormai certa dei tre punti, il Cagliari ha trovato il pareggio in extremis.
Dallo sviluppo di un calcio piazzato, Gaetano ha messo la palla in area e Luperto ha svettato di testa, battendo De Gea che non è riuscito a trattenerla. È 1-1: un finale da batticuore che premia la determinazione dei rossoblù e lascia i Viola con l’amaro in bocca.