Obbligata a cercare il trionfo per rispondere al trionfo della capolista Napoli, l'Inter ha approcciato il match contro l'Empoli in modo convinto nonostante un abbondante turnover. Simone Inzaghi, infatti, ha dato spazio dall'inizio ad alcuni giocatori non abituati a partire, tra tutti Carlos Augusto come terzo di difesa e Taremi in punta vicino a Lautaro, che prendeva dopo dieci minuti un colpo da Ismajli in seguito a un contrasto.
L'argentino stringeva i denti e manteneva il suo posto in campo, trovano egli stesso poco dopo una rovesciata che stimolava i riflessi d Vasquez, molto bravo a ribattere senza concedere un tap-in facile ai rivali. Cercato spesso in verticale da Barella e Asllani, il capitano nerazzurro era il più vispo sul fronte offensivo, con i toscani logicamente rinchiusi e più propensi far sentire il corpo ai padroni di casa, puntando poi sulle ripartenze sfruttando soprattutto l'out sinistro con Pezzella, piuttosto propositivo. Maleh, invece, spiccava come primo interdittore.
Chi scaldava il piede più degli altri, però, era Barella, che dopo la mezz'ora tirava fuori due bolidi al volo dal limite dell'area, il cui esito però era spettacolare ma non efficace. Nel finale di primo tempo, un contropiede rifinito da Dumfries veniva tagliato al momento giusto in area di rigore da Grassi, rientrato perfettamente per salvare su un cross basso dell'olandese.
La ripresa vedeva l'Inter insistere a base di un possesso palla continuato, con l'obiettivo di trovare il varco ideale. L'Empoli, dal canto suo, provava a spingere con il solito Pezzella, mentre dall'altro lato Gyasi era sacrificato a tamponare Dimarco. A stappare la bottiglia, però, era capitan Lautaro, che al 55esimo si liberava sul perimetro e da oltre venti metri lasciava partire il pallone verso l'angolo più lontano. Vasquez non era irreprensibile e il pallone finiva dentro, provocando l'urlo e il sospiro di sollievo dei tifosi presenti. Per l'argentino era il gol numero 111 in campionato con l'Inter, gli stessi di Mauro Icardi.
Una volta andata in vantaggio, la squadra di Inzaghi abbassava i ritmi, consapevole anche dell'impegno in Champions mercoledì contro lo Sparta Praga, decisivo per un'eventuale qualificazione diretta alla fase successiva. Tra gli ospiti faceva il suo ingresso in campo Sebastiano Esposito, il cui cartellino è di proprietà dei nerazzurri. Al 79esimo, però, arrivava il colpo da parte di Dumfries, che su corner calciato dalla destra da Asllani saliva in cielo e piazzava una testata vincente, realizzando il suo quinto gol in stagione.
Sembrava tutto ormai indirizzato verso un finale tranquillo per i nerazzurri. Ma era lo stesso Esposito, all'84esimo, a trovare uno stop e un dribbling fulminante in area avversaria. Il seguito era un bel diagonale che batteva Sommer e riscaldava il finale, Era, però una mera illusione per i toscani, che cercavano il pari alla disperata con una punizione da lontano ma la sfruttavano male. Sul contropiede susseguente Barella lanciava il subentrato Arnautovic, che ragionava e serviva l'altro sostituto Thuram, che mostrava freddezza e chiudeva i conti. Il trionfo di stasera tiene così l'Inter a tre punti dal Napoli, e con una partita da recuperare.
