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L'Atalanta travolge il Torino nel primo tempo, Cremonese e Parma non vanno oltre lo 0-0

Nikola Krstovic esulta dopo il gol contro il Torino
Nikola Krstovic esulta dopo il gol contro il TorinoCHRIS RICCO / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP
L’Atalanta sfrutta un Torino in difficoltà e dilaga già nella prima frazione con tre gol fulminanti, imponendo il proprio ritmo nonostante alcuni cambi forzati. Diverso lo scenario allo Zini, dove Cremonese e Parma si annullano a vicenda e chiudono sullo 0-0, in una sfida dominata dalle difese.

L’Atalanta ha dominato in Piemonte, travolgendo il Torino 3-0 grazie a un’esplosione offensiva che ha chiuso il match già nel primo tempo, nonostante un avvio complicato segnato da due infortuni pesanti. La squadra di Juric ha mostrato compattezza, rapidità e grande concretezza, lasciando i granata di Baroni senza alcuna risposta.

Diversa invece la sfida allo Zini tra Cremonese e Parma, terminata senza reti e con poche occasioni degne di nota, a eccezione del palo colpito da Pellegrino nel primo tempo. Un match equilibrato, in cui le difese hanno avuto la meglio sulle trame offensive.

Torino-Atalanta 0-3

C’era un forte legame con il passato allo Stadio Olimpico Grande Torino, dove l’Atalanta si è presentata con due grandi ex: Ivan Juric, oggi alla guida della Dea ma con il cuore ancora granata, e Raoul Bellanova, cresciuto proprio sotto la Mole e ora nerazzurro. Proprio Bellanova è protagonista di un ingresso anticipato: dopo soli nove minuti, un problema muscolare costringe al forfait Zalewski. Primo cambio obbligato per Juric al 10'.

L’avvio è quello di una partita a scacchi. Le due squadre si affrontano con ritmi blandi, cercando di prendere il controllo del centrocampo. Ma le occasioni latitano, le difese reggono, e il primo squillo arriva dal piede di Vlasic, che con un destro secco da fuori manda largo alla destra di Carnesecchi.

Poi, ancora una tegola per Juric: al 27’ anche Hien alza bandiera bianca per un guaio muscolare. Il tecnico è costretto a pescare dalla panchina il giovanissimo Ahanor, mentre in tribuna si fa la conta degli assenti: De Ketelaere e Scalvini già ko a Parigi, oggi altri due nomi in infermeria. La Dea barcolla, ma non crolla. Anzi: si rialza, e comincia a volare.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchOpta by Statsperform / Maurizio Valletta / Alamy / Profimedia

Al 32’ arriva la svolta: Samardzic sfonda sulla destra e mette in mezzo un pallone che Nikola Krstovic, montenegrino al primo acuto in nerazzurro, trasforma in oro con una girata precisa sul primo palo. È il gol che rompe la diga e sblocca anche l’Atalanta mentalmente. Passano appena tre minuti e la Dea raddoppia: ancora Samardzic è il motore della ripartenza, stavolta va lui al tiro. Il palo gli nega la gioia personale, ma sulla ribattuta è Zappacosta a mantenere viva l’azione e a servire Sulemana, che con freddezza infila il diagonale del 2-0. Il Torino è alle corde.

Il colpo del definitivo strappo arriva all’improvviso, e ancora sull’asse Sulemana-Krstovic: fuga sulla sinistra del numero 7, palla tesa in mezzo e doppietta comoda per l’attaccante, che ringrazia e manda i titoli di coda già alla fine del primo tempo. In otto minuti l’Atalanta segna tre volte, il Torino non si rialza più. E quando Sozza fischia la fine della prima frazione, i fischi che scendono dagli spalti granata sono assordanti.

Nella ripresa, Baroni inserisce Casadei, Adams e Tameze per scuotere la squadra, ma il copione è già scritto. 

Le statistiche del match
Le statistiche del matchOpta by Statsperform

Tra i cori di contestazione, il Torino prova a reagire senza però impensierire seriamente la Dea, fino al momento clou: al 73’, Carnesecchi para un rigore calciato da Zapata, negando al grande ex la gioia del gol e mantenendo saldo il vantaggio atalantino.

Nel finale, c’è spazio anche per il ritorno in campo di Ademola Lookman, che al minuto 87 rientra dopo la telenovela estiva per sigillare una vittoria netta, la seconda consecutiva in campionato dopo il 4-1 inflitto al Lecce.

Cremonese-Parma 0-0

Partita maschia e povera di emozioni allo Zini, dove Parma e Cremonese si annullano a vicenda e si dividono un punto al termine di novanta minuti intensi ma poco spettacolari.

La squadra di Cuesta parte decisa e sfiora il vantaggio già al 9’, quando Pellegrino colpisce di testa un palo clamoroso su cross di Valeri, rimanendo poi a terra dopo un duro scontro con Bianchetti. La Cremonese trema e poi risponde con una pressione costante, provando a spingere ma senza riuscire a trovare varchi nella solida difesa ospite. 

I padroni di casa devono anche fare i conti con l'infortunio di Collocolo (problema muscolare), mentre il Parma fatica a ingranare e fatica a creare gioco fluido. Nel finale i gialloblù protestano per un contatto in area, giudicato però regolare.

Al rientro dagli spogliatoi, la Cremonese si fa subito aggressiva, costruendo un’azione corale neutralizzata da un attento Valeri. Il Parma, invece, fatica a trovare continuità: il gioco è spezzettato da frequenti falli e dal pressing intenso dei grigiorossi.

Al 47’, Baschirotto sfiora il gol di testa su calcio di punizione di Vandeputte, ma manda alto. Poco dopo, Pellegrino ruba palla ad Almqvist, Sorensen tenta la conclusione ma Ceccherini, appena entrato, blocca. Bernabé dal limite ci prova senza fortuna, Audero para in angolo.

Il Parma insiste ma non riesce a inquadrare lo specchio, mentre Sanabria risponde con un tiro-cross fuori misura. Il ritmo resta alto, ma le occasioni latitano; con il secondo cooling break, gli allenatori cercano di dare la scossa ma le squadre, stanche, non concretizzano.

Finisce 0-0, con entrambe che conquistano il secondo pareggio stagionale.