Con tanti titolari assenti, per via della partita da dentro o fuori in Champions League la settimana prossima, l'Atalanta ha comunque presentato la solita effervescenza nello scontro casalingo col Cagliari. Con una mediana totalmente inedita composta da Pasalic e Sulemana, gli orobici hanno iniziato anche senza De Ketelaere come trequartista. Varie assenze che hanno sicuramente condizionato la velocità e la qualità del gioco tra le linee dei padroni di casa, mentre gli ospiti puntavano soprattutto sulla verve di Felici come ala sinistra per poter creare pericoli.
Con gli isolani ben piazzati in difesa, la Dea ci ha provato in modo macchinoso in un primo tempo nel quale Samardzic ha provato ad accendere la luce e ha effettuato il primo tiro di un certo tipo dopo la mezz'ora, senza però impensierire Caprile. Poi, qualche minuto dopo la conclusione più pericolosa è arrivata da un ispiratissimo Toloi, che sfiorava l'incrocio dei pali con una traiettoria a giro. La pressione orobica aumentava alla fine dei primi 45 minuti, con Cuadrado che si spostava da destra a sinistra per mettere in difficoltà i cagliaritani.
La ripresa vedeva Samardzic lasciare il posto a CDK, incaricato di generare quel quid in più che era mancato nei primi 45 minuti. In mezzo al campo si davano molto da fare Deiola e Adopo, che oltre a contenere cercavano anche di creare qualcosa tra le linee avversarie. Spazientito per la poca mobilità offensiva, Gasperini toglieva il capocannoniere Retegui e l'esperto Cuadrado per i giovani Palestra e Vlahovic, rispettivamente un 2005 e un 2004.
Ai nerazzurri, intorno all'ora di gioco, veniva annullato un gol per carica di Posch su Caprile su azione di calcio d'angolo. Una volta entrato Ederson per Brescianini per aumentare il fosforo in mediana, il Cagliari prendeva paradossalmente più campo. E da un'iniziativa di Zortea sull'out destro prima Coman non arrivava su un ottimo pallone e poi il tiro di Deiola veniva deviato in modo rocambolesco in corner sugli sviluppi del quale era nuovamente Zortea a colpire al volo provocando la ribattuta secca di Toloi.

All'85esimo, dopo un cross dalla sinistra, una timida ribattuta dava a De Ketelaere l'occasione per colpire dal dischetto del rigore, ma l'intervento di Mina sporcava il suo tiro. La squadra di casa si infiammava nel finale, con Vlahovic che veniva ben imbeccato in verticale ma trovava sulla sua strada un velocissimo e fortunato Caprile, la cui deviazione finiva di poco sopra la traversa.
Forse troppo con la testa alla gara di martedì con il Bruges, e con le gambe un po' molle, la Dea tirava fuori il massimo dell'animo nel finale, restava avvolta dalla concreta ragnatela di un Cagliari che ha fatto la sua onestissima gara, mostrandosi anche propenso a offendere in alcune occasioni. Lo 0-0 resta così strettissimo a Gasperini, che ora dovrà pensare all'Europa.