La Juventus, reduce da due sconfitte consecutive in campionato, riparte dal match contro l'Udinese senza Tudor in panchina, esonerato lunedì scorso e con il tecnico della Next Gen Brambilla in panchina, aspettando l'arrivo di Spalletti che dovrebbe firmare nelle prossime ore.
Obiettivo del momentaneo traghettatore è quindi una vittoria in grado di dare al nuovo tecnico la classifica migliore possibile per ritentare la salita che vede la Juventus all'ottavo posto, fuori dalle qualificazioni europee.
Brambilla fa di necessità virtù ma stupisce nelle scelte titolari, lasciando in panchina Conceicao e mandando in campo Openda al fianco di Vlahovic e Kostic nel 3-4-1-2 che disegna con Yildiz trequartista centrale e a centrocampo Locatelli e McKennie al posto dell'infortunato Thuram.

Vlahovic subito protagonista
Dopo tre minuti di gioco, una verticalizzazione regala subito alla Juventus una ghiotta occasione. Goglichidze fa fallo in area su Vlahovic servito da Openda, è calcio di rigore. Dal dischetto il serbo di sinistro spiazza Okoye e porta in vantaggio la Juve. Al nono minuto i due attaccanti della juventus si invertono, con Vlahovic che stavolta serve Openda, ma il belga contrastato non riesce ad angolare abbastanza e la palla finisce fuori.
È una Juventus pimpante, che verticalizza spesso con Locatelli e Yildiz verso le due punte. Vlahovic poco dopo trova un altro gol su servizio di McKennie, ma si trovava in posizione irregolare e viene annullato. L'Udinese però non sta a guardare e si fa vedere in avanti con Zaniolo che dopo un'azione personale non riesce a concludere.
Il più in forma e voglioso di mettersi in mostra sembra Dusan Vlahovic, ma anche il portiere dei friulani Okoye, che dopo essersi messo in mostra su tiro di Kostic, al 28' si oppone proprio al centravanti al serbo che in verticale cerca la conclusione angolata ma trova il piede dell'estremo difensore friulano.
Un errore porta al pari dell'Udinese
Quando la Juve sembra avere la partita in pugno però, nel recupero del primo tempo un errore in disimpegno tra Gatti e Locatelli favorisce Zaniolo, che controlla e infila Di Gregorio sul primo palo. Una Juve fin lì buona rientra così negli spogliatoi tra i fischi dell'Allianz.
Nella ripresa, dopo un'iniziativa di Openda, è l'Udinese che si affaccia in avanti con Goglichidze che prima prova di testa e trova Di Gregorio attento sul primo palo, poi spara alto sul calcio d'angolo seguente. La Juventus riprende in mano il pallino del gioco e prima si fa vedere con Openda poi con un colpo di testa di McKennie sul quale fa ancora buona guardia Okoye.
Gatti e Yildiz regalano i tre punti
Il portiere dei friulani si ripete al 66' su una conclusione violenta di Kalulu, ma sugli sviluppi del calcio d'angolo seguente non è all'altezza su Gatti, che svetta su cross di Cambiaso e schiacciando la palla porta di nuovo in vantaggio la Juventus. Ora il pubblico, freddo fin lì, si scalda e accoglie tra gli applausi una violenta conclusione di Yildiz, alzata sopra la traversa da Okoye.
A un quarto d'ora dalla fine finisce la partita di Openda, che viene sostituito da David. Chiaro l'intento di Brambilla di rilanciare i nuovi arrivati, deludenti fin qui visto che il belga è ancora a quota zero gol mentre il canadese è fermo a un solo centro.
La Juventus deve tremare ancora al 90' però per un colpo di testa di Bayo da calcio d'angolo. A dimostrazione dell'insicurezza dei bianconeri e dell'assoluto bisogno di questa vittoria arriva anche l'ammonizione a Di Greogorio per perdita di tempo.
La Juve conclude comunque in attacco con Yildiz, che si sveglia improvvisamente e prima va alla conclusione alta, poi reclama un calcio di rigore. Calcio di rigore che dopo un lungo check del Var viene assegnato. Dal dischetto va lo stesso turco che realizza per il 3-1 definitivo dei bianconeri.

La Juventus ritrova così i gol e una vittoria che mancava da metà settembre, da quell'incredibile Juventus-inter 4-3 che aveva illuso i bianconeri, prima che una serie di cinque pareggi e tre sconfitte consecutive li avevano risvegliati dal sogno facendo saltare anche la panchina di Igor Tudor. Per Brambilla missione compiuta, ora toccherà a Spalletti.
