Reduce dal cocente pari casalingo contro il Cagliari, il Milan è sceso in campo al Sinigaglia per ritrovare certezze in campionato. Di fronte, un Como che nelle ultime quattro uscite aveva ottenuto sette punti e voleva ben figurare davanti al proprio pubblico. Senza Nico Paz, lasciato in panchina vista la brutta botta alla caviglia rimediata contro la Lazio, Fabregas ha dato subito il posto da titolare al neo acquisto Diao, che al quarto d'ora veniva anticipato in diagonale da Theo Hernandez, che sventava la prima grande palla gol dopo un bel cross basso di Fadera.
A dare lo scatto agli ospiti, poco dopo, era il solito Leao, che dopo un tacco smarcante a centrocampo combinava bene per servire Reijnders, il cui destro però veniva ribattuto con efficacia da Butez. La squadra di casa, però, usava la giusta densità in mezzo al campo e dopo un break di Da Cunha al 36esimo sfiorava il vantaggio: il tiro cross di Strefezza dalla destra, infatti, non arrivava né a Cutrone né in porta.
Ordinato nella disposizione offensiva e rapidissimo nelle ripartenze, il Como provocava tre ammonizioni in 25 minuti tra i rossoneri. La tegola per Conceicao, però, era l'infortunio di Pulisic, che veniva sostituito da Jimenez dopo l'intervallo.
Dal canto suo, Fabregas inseriva il neo acquisto Caqueret per Strefezza con il fine di aumentare la velocità di palleggio in mediana. Conceicao, invece, inseriva Musah per Bennacer e Abraham per Morata, che dopo il giallo di oggi salterà il ritorno allo stadium contro la Juventus. Al 51esimo, in seguito a una sgasata di Leao in contropiede, era Jimenez a trovarsi a tu per tu con Butez, ma gli sparava addosso anche lui.
Il Como, però, dimostrava maggior determinazione. E su un contropiede partito al 60esimo proprio dal piede di Caqueret sfrecciava sulla destra Diao, che puntava Hernandez. Dopo due finte e un rientro sul mancino, lo spagnolo calciava col suo piede meno abile e sorprendeva Maignan con un rasoterra sul primo palo.
Quando, però, ci sono giocatori in squadra in grado di fare la differenza, ecco che la svolta arriva. Su un corner dalla sinistra trovato dal nulla da Leao, una ribattuta corta di Goldaniga finiva sul mancino di Theo . Il suo tiro al volo, ciccato, beffava Butez, sbalordito e incolpevole al vedere come il suo connazionale trovava il pari nel suo 30esimo gol in Serie A. Un gol col quale Theo superava Paolo Maldini in rossonero. Mica poco.
Dopo il lampo, si squarciano le nubi. Perché qualche minuto più tardi un contropiede ficcante, con la difesa comasca colpevolmente troppo alta, vedeva Leao involarsi in posizione da centravanti e pizzicare il pallone il giusto per beffare il portiere avversario.
Adirato per lo svantaggio, fondamentalmente immeritato per quanto messo in mostra fino a quel momento, il Como cercava l'arrembaggio all'arma bianca. E all'86esimo una stoccata rasoterra di Cutrone sotto porta veniva resa vana da un reattivo Maignan. L'ultimissimo tentativo dopo il 90esimo vede Belotti deviare male dopo un bel cross basso di uno scatenato Fadera. Ma era davvero il brivido finale per un Milan che al Sinigaglia raccoglie un premio eccessivo per quanto palesato in campo. Con questi tre punti, però, ora i rossoneri sono ad appena una lunghezza dal sesto posto occupato dalla Fiorentina.
