Il "Ferraris" ha accolto un Genoa in un buon periodo di forma, reduce inoltre dal 2-0 di Udine, la prima vittoria di Vieira sulla panchina del Grifone. Tutto il contrario per il Toro, chiaramente sottotono e condizionato dalle otto sconfitte nelle sue ultime dieci gare.
Le due formazioni hanno dato il massimo per approfittare della sconfitta del Parma a San Siro, che ha regalato loro l'occasione di risalire la classifica allontanandosi dalla zona più pericolosa del tabellone. Una chance però non sfruttata a pieno da granata e rossoblù, che si sono annullate completamente concludendo con uno 0-0.
Il palo nega il vantaggio al Toro
I padroni di casa hanno dato conferma della loro ottima organizzazione tattica sotto la guida di Patrick Vieira, mettendo in difficoltà i granata e provando ad impensierire la porta difesa da Milinkovic-Savic. Una partita però molto bloccata, nella quale anche il Toro ha fatto il suo dovere, annullando il potenziale offensivo dei rossoblù e mantenendo l'equilibrio.
L'unica vera chance creata dal Genoa nella prima frazione è arrivata alla mezz'ora di gioco, quando l'avanzata di Zanoli ha aperto in due la difesa ospite, brava però, con l'intervento di Ricci, a respingere un rigore in movimento di Frendrup.
La risposta degli 11 di Vanoli non è tardata ad arrivare, con Adams protagonista di un bel fraseggio sulla trequarti e di un cross ben calibrato sul secondo palo, dove Vojvoda ha sprecato una grande occasione colpendo in pieno il palo. Ritmi leggermente più alti nei minuti precedenti all'intervallo, con diverse proteste dei giocatori genoani per un colpo ricevuto da Miretti in area di rigore, non sanzionato dal direttore di gara.
Nella ripresa le due squadre non sono riuscite ad aggiustare il tiro, commettendo diversi errori e faticando ad arrivare con pericolosità nella trequarti avversaria. La squadra più propositiva è stata sicuramente quella di Vieira, che ha controllato il possesso del pallone per gran parte della frazione, peccando però di precisione nell'ultimo quarto di campo.
Il tecnico francese, scoccato il 60esimo minuto, ha optato per un cambio modulo con l'ingresso di Vitinha al posto di Badelj, passando a un 4-4-2 per dare più supporto a Pinamonti, rimasto isolato per gran parte della gara.
Enorme sforzo fisico da parte di entrambe le squadre, le quali hanno però dimostrato grande difficoltà nel creare chance nitide per sbloccare il risultato, rimasto fermo sullo 0-0 fino al triplice fischio dell'arbitro. Match fisico e molto equilibrato, concluso con un pareggio che non accontenta nessuno.
