Direttore sportivo di grande esperienza, Walter Sabatini ha firmato alcune delle operazioni di mercato più rilevanti, portando in Italia giocatori come Mohamed Salah, Erik Lamela, Miralem Pjanic, Alisson, Marquinhos, Aleksandar Kolarov, Javier Pastore, Josip Ilicic e un giovanissimo Gennaro Gattuso. Ora, l'ex direttore generale della Salernitana, con cui si è separato lo scorso anno, ha lodato con entusiasmo Moise Kean e Pietro Comuzzo, considerandoli pilastri della Fiorentina, una squadra che ritiene ricca di qualità e molto interessante.
Intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola, Sabatini ha commentato il mercato della formazione toscana, analizzando le entrate e le uscite: "Se un club fa più di dieci operazioni a gennaio significa che c'era qualcosa di statico all'interno dello spogliatoio, magari una competitività insufficiente. Quando non c'è competitività diventa un problema fare grandi partite. Credo che i dirigenti viola abbiano voluto mischiare un po' le carte, non penso che abbiano fatto certe scelte per bocciare chi non c'è più".
L'ex ds ha poi concentrato la sua attenzione sui nuovi acquisti, in particolare su Fagioli e Zaniolo, auspicando che quest'ultimo possa percorrere una traiettoria simile a quella di Moise Kean, per il quale ha speso parole di grande apprezzamento: "Non sono vere e proprie certezze, ma nemmeno scarti. Zaniolo ha un peso rilevante come calciatore, ancora non ha trovato il suo percorso, ma Kean aveva avuto un passato simile e auspico anche per lui una traiettoria di carriera simile a quella che sta avendo il numero 20 della Fiorentina che in questo momento è la punta più forte del campionato".
Per Zaniolo è meglio un tecnico come Palladino: "Palladino è stato bravo a dare fiducia a Kean, con le parole e con le scelte. Io sono sicuro che succederà anche con Zaniolo, che ha qualità muscolari, tecniche e di temperamento. Appena lascerà perdere certi atteggiamenti spiccherà il volo".
La partenza di Kayode e la permanenza di Comuzzo: "Comuzzo può essere il futuro della Nazionale. Nonostante l'età che ha sta in campo come un ventenne. Ha forza, velocità, personalità. Vedo un futuro roseo per lui. Ma in generale lo vedo nella Fiorentina. È un marcatore implacabile, in lui rivedo qualcosa di Cannavaro e qualcosa di Vierchowod. Di Kayode invece mi dispiace, io ogni volta che vanno via i ragazzi forti ho un certo rammarico. Magari tra 2-3 anni tornerà e farà bene, ma era uno di quei giocatori che vedevo volentieri giocare".