Il big match della prima giornata tra Roma e Bologna finisce con il segno "1": inizia dunque nel migliore dei modi il cammino in campionato dei ragazzi di Gian Piero Gasperini.
Il finale è 1-0, nonostante le tante occasioni e i due legni: uno colpito da Bryan Cristante nel primo tempo e uno da Santiago Castro nel secondo.
La Roma spinge ma non affonda
Roma arrembante nei primi minuti, almeno fino al cooling break necessario ad entrambe per rifiatare: costantemente proiettata in avanti e spesso sul versante mancino, la squadra di Gian Piero Gasperini ha creato tre buone chance con Evan Ferguson, pericoloso sia di piede che di testa.
Il Bologna soffre l'intensità dei padroni di casa e non riesce a distendersi, rischiando grosso in occasione del colpo di testa di Bryan Cristante finito sul palo con Lukas Skorupski immobile.
A proposito di Ciro Immobile, il centravanti è rimasto in campo solo mezz'ora, vittima di un infortunio muscolare che l'ha costretto al cambio.
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La seconda parte di primo tempo, paradossalmente, per il Bologna va migliorando e i felsinei si vedono maggiormente nella metà campo giallorossa con Santiago Castro come punta, anche senza impensierire Mile Svilar. Ma poco prima dell'intervallo perdono Nicolò Casale, anche lui vittima di un guaio muscolare: al suo posto debutta in A Martin Vitik.
Wesley fa esplodere l'Olimpico
Nella ripresa i giallorossi continuano a spingere sugli esterni, ma è il Bologna ad andare a centimetri dal gol con un tiro-cross di Santiago Castro finito sulla traversa.
Sull'out destro la Roma trova il vantaggio al 53esimo: Wesley non controlla al meglio un'apertura, ma ha la caparbietà di continuare a spingere dopo un controllo errato di Jhon Lucumì e beneficia dell'errore del colombiano prima di trafiggere Lukas Skorupski.
La squadra capitolina continua a spingere, e per poco non raddoppia con Manu Kone, che pecca di cinismo e fallisce una facile chance da ottima posizione spedendo a lato dopo un cross di Evan Ferguson, in versione assistman.
Gian Piero Gasperini getta nella mischia nel finale Paulo Dybala e Artem Dovbyk, e l'argentino si mette subito in mostra impegnando il portiere avversario con un mancino arcuato.
Vincenzo Italiano replica con Federico Bernardeschi, anche lui subito vicino al gol col sinistro, al primo pallone toccato, ma senza poter far nulla sul risultato.