Non smette di regalare gioie ai propri tifosi questa Roma, che sotto la guida di Gasperini supera con autorità l’Udinese con un netto 2-0 e si porta in vetta alla classifica in solitaria.
La partita è stata gestita con grande maturità: il vantaggio arriva con il rigore di Pellegrini, mentre il raddoppio di Celik mette definitivamente in cassaforte il successo, permettendo ai giallorossi di volare a +2 su Napoli e Milan, ora secondi in classifica.
Per l’Udinese una serata amara: la squadra friulana scivola fino al decimo posto, impotente di fronte al dominio dei padroni di casa.
Pellegrini si prende gli applausi dell'Olimpico
L’avvio di match è vibrante, spezzettato dai fischi rivolti a Zaniolo, tornato da ex in uno stadio che non dimentica. Al 9’, il primo corner per la Roma: cross di Pellegrini, ma la retroguardia bianconera chiude con ordine.
L’Udinese prova a farsi vedere con Buksa, elegante nel dribbling ma impreciso nell’ultimo tocco, mentre dall’altra parte Celik al 21’ sfiora il vantaggio con un colpo di testa che accarezza il palo su cross di Wesley. La partita vive di fiammate: al 26’ Arthur Atta sguscia via in area e calcia di poco a lato, preludio a una manciata di minuti in cui le occasioni si susseguono.
La più clamorosa capita a Cristante: al 30’ il suo destro potente dal limite si stampa sul palo, con Okoye battuto e salvato dal legno. L’inerzia sembra tutta giallorossa, ma la squadra di Runjaic non rinuncia a ripartire: Kamara ci prova da lontano, Svilar blocca sicuro.
Poi, il momento che cambia tutto. Al 41’, Mancini crossa in area e il pallone tocca chiaramente il braccio di Kamara. Il VAR richiama l’arbitro: penalty. Dal dischetto, al 43’, Lorenzo Pellegrini resta di ghiaccio. Destro basso, preciso nell’angolino. Okoye intuisce, ma non ci arriva: 1-0 Roma e l’Olimpico esplode.
Il finale di tempo riserva l’uscita dolorosa di Dovbyk, costretto a lasciare il campo al 36’ per far posto a Baldanzi dopo un contrasto con Kabasele.
Doppio vantaggio e controllo totale, anche grazie a Svilar
La ripresa si apre con la Roma padrona del campo. I giallorossi gestiscono il possesso con pazienza e precisione, muovendo il pallone rapidamente e costringendo l’Udinese a chiudersi nella propria metà campo, senza concedere varchi pericolosi.
La squadra di Gasperini rimane sempre attiva, senza mai abbassare la tensione. Al 61’, arriva il primo squillo capitolino: Celik, solo davanti a Okoye, spreca un’occasione clamorosa, negandosi momentaneamente la gioia del raddoppio.
Ma l’attesa dura appena un minuto. Al 62’, una splendida combinazione tra il Celik e Mancini rompe la resistenza friulana: il turco riceve palla in area e con un destro chirurgico batte Okoye, firmando il 2-0 e mettendo di fatto la partita in cassaforte. La Roma non si limita al risultato: dimostra superiorità tecnica e fisica, domina il campo e controlla ogni transizione, lasciando poco spazio agli avversari.
Con il possesso consolidato e la gestione totale della gara, i giallorossi chiudono la partita con sicurezza, fatta eccezione per un palo di Atta nel finale e, poco prima, un pallone perso in area e un miracolo di Svilar su Zaniolo. Ma ormai, le parate incredibili del serbo sono diventate una costante.

Una vittoria netta che lancia la Roma in vetta alla classifica, approfittando del ko del Napoli a Bologna, e conferma ancora una volta la squadra di Gasperini come una delle protagoniste indiscusse del campionato.
