300 minuti in 25 partite giocate - se così si puo dire - nel 2024 avevano inevitabilmente portato alla sua possibile cessione a gennaio, destinazione Venezia per trovare maggiore minutaggio.
E invece Claudio Ranieri a fine gennaio ha pubblicamente chiesto che Eldor Shomurodov restasse a sua disposizione, evitando una addio che sembrava ormai imminente.
Da quel momento l'uzbeko è pian piano divenuto una risorsa fondamentale: rispetto alla prima parte di stagione, in cui aveva segnato due volte (in casa nel ko contro l'Empoli e in Coppa Italia contro la Sampdoria) e in nessun caso in maniera decisiva, adesso l'ex Cagliari, Spezia e Genoa sta risultando imprescindibile.
Nel 2025 è già andato a segno contro Eintracht Francoforte (il gol che forse più di tutti ha convinto Ranieri a trattenerlo) e Athletic in Europa League, e contro Monza, Juventus e Verona in campionato, sempre in casa. Sfiorando il gol in trasferta a Empoli, fermato dal legno.

Il gol contro i veneti, fondamentale per portare a casa la vittoria, non è stato casuale: a differenza di come avveniva nella prima parte della stagione quando il numero 14 veniva chiamato in causa per provare a raddrizzare le cose, adesso Shomurodov è partito titolare scalzando Artem Dovbyk e andando a segno dopo appena quattro minuti.
L'attaccante, arrivato dal Genoa per 18 milioni nel 2022, adesso sta finalmente ripagando lo sforzo economico sostenuto ai tempi dopo alcuni prestiti tra l'altro poco fruttuosi, e possibilmente rimarrà in giallorosso ancora a lungo visto che ha rinnovato fino al 2027 abbassandosi l'ingaggio.
Nel finale di stagione in cui la Roma proverà con tutte le sue armi a ottenere un miracoloso quarto posto, il classe 1995 potrebbe rivelarsi il finalizzatore inaspettato di cui la squadra capitolina aveva bisogno: da gennaio ad oggi solo Artem Dovbyk e Alexis Saelemaekers hanno segnato di più.