"Dicembre ci dirà chi siamo e cosa vuole fare la Roma, siamo i primi a doverci dare questo genere di risposte". Lo ha detto Claudio Ranieri a due giorni dalla sfida con il Lecce in campionato.
"Se la Roma deve lottare per salvarsi? La classifica è lo stato attuale delle squadre, ora lottiamo per uscire dalla bassa classifica e i miei sono giocatori abituati a stare dall'altra parte. Io, invece, sono abituato a stare da entrambe le parti, ma sono convinto che risponderanno colpo su colpo, per questo ho parlato di dicembre per capire chi saremo. Come San Tommaso voglio toccare per credere", ha aggiunto.

"L'intensità vista in campo sia a Londra che contro l'Atalanta è quella che io voglio e con la quale bisogna giocare - ha sottolineato Ranieri -. Ho avuto pochi giorni per una settimana tipo, oggi hanno spinto e stanno entrando nelle mie idee, ma non è facile quando cambi quattro allenatori con filosofie diverse. I calciatori sono spugne, ma non tutti reagiscono subito e allo stesso modo".
Gli arbitri
"Se facciamo un'intervista alle squadre di Serie A tutte si lamenteranno. Ma la cosa più difficile nel calcio italiano è fare l'arbitro. Bisogna rispettarli. Poi è giusto ogni tanto lamentarsi, ma sempre rispettandoli perché sono persone come noi", ha aggiunto il tecnico giallorosso.
"Quando giocavo io sbagliavano di più di oggi. Non correvano come oggi, non erano preparati come oggi e non c'era il Var. Se analizziamo gli errori di una volta con quelli di adesso ringraziamo dio che sono molti di meno".
Parlando delle condizioni della squadra ha poi precisato: "Hummels ed Hermoso si sono allenati con il gruppo, Dovbyk non sta bene, è influenzato e non so se sarà a disposizione sabato, mentre Cristante ha ancora la caviglia blu dalla botta, vediamo domani come starà".
Infine su Pellegrini: "Lorenzo si sta allenando bene, è sereno. Per me questo è importante, poi decideremo se usarlo o meno".