La Serie A arriva alla pausa per le nazionali con una classifica completamente stravolta ai piani alti. Dopo l’undicesima giornata, infatti, Roma e Inter hanno sorpassato il Napoli, che non è più capolista e ora si trova a due punti dalle nuove battistrada.
Un ribaltone che arriva alla vigilia di una sosta in cui l’Italia spera ancora in un miracolo cosciente, però, che la strada che porta al Mondiale nordamericano passa necessariamente per i playoff.

Campionato equilibrato
La giornata ha confermato il momento difficile del Napoli di Antonio Conte, sconfitto 2-0 a Bologna in una partita senza appello. La prestazione opaca e la reazione debole della squadra hanno lasciato il segno, tanto che nel dopopartita Conte si è lasciato andare a dichiarazioni dure, troppo dure: parole che hanno sorpreso per il tono e per il momento, in un punto della stagione in cui servirebbe soprattutto equilibrio.
Roma (leggi qui le parole di Gasperini dopo la vittoria contro l'Udinese) e Inter (e qui quelle di Chivu dopo il 2-0 rifilato alla Lazio), invece, continuano la loro crescita. Entrambe hanno cambiato allenatore in estate e stanno ancora costruendo una precisa identità di gioco, ma riescono comunque a mantenere un ritmo competitivo. Qualche passo falso non è mancato, come la sconfitta della Roma proprio contro i nerazzurri che, a loro volta, sono stati sconfitti dal Napoli, ma il tutto rende il campionato italiano il più equilibrato ed emozionante del vecchio continente.

Qualche disattenzione di troppo condanna il Milan a restare dietro, sebbene di poco: raggiunto in extremis dal Parma, i rossoneri si trovano a due punti dalla vetta, ma continuano a mostrare una mentalità che potrebbe rivelarsi decisiva nel lungo periodo, soprattutto se le favorite continueranno a inciampare.
Fattore Italiano
Alle spalle del quartetto di testa, il Bologna è la grande sorpresa. Quinto con 21 punti, a soli tre dalla vetta, difficilmente potrà reggere fino in fondo la corsa al scudetto, come ha ammesso lo stesso dirigente, Marco Di Vaio. Ma la mano di Vincenzo Italiano è evidente: dopo l’esperienza positiva a Firenze, l’allenatore si sta meritatamente prendendo i riflettori, dando continuità a un progetto che aveva già portato i rossoblù in Champions League con Thiago Motta.
Ribaltone Atalanta
Continua, invece, il momento difficile dell'Atalanta, travolta 3-0 in casa dal Sassuolo e tredicesima con 13 punti. La società bergamasca, dopo settimane di incertezze, ha deciso il cambio tecnico: nelle scorse ore è stato ufficializzato l’esonero di Ivan Juric, con Raffaele Palladino in pole per raccoglierne l’eredità. Un passaggio di testimone che dovrebbe, nelle intezioni del club bergamasco, segnare una svolta, nel tentativo di rianimare una squadra apparsa smarrita e priva di identità.
In fondo alla classifica, infine, la Fiorentina è ancora ultima con appena cinque punti dopo undici giornate. La speranza del club viola è che la "cura Vanoli" possa invertire la rotta e restituire fiducia a una rosa che, per qualità e valori, non merita certo di occupare l’ultimo posto.
