Roma-Como, l'analisi dei dati parla chiaro: chi segna per primo vince, i motivi dietro ai numeri

Nico Paz e Paulo Dybala: argentini contro
Nico Paz e Paulo Dybala: argentini controDOMENICO CIPPITELLI / NURPHOTO / NURPHOTO VIA AFP - Flashscore by Canva

Il Como cresce con il suo talento in campo, che aumenta punti e solidità. La Roma, invece, non sembra trovare ritmo e continuità quando la Joya è in campo. E chi segna per primo...

La quindicesima giornata di campionato mette una di fronte all’altra due formazioni che arrivano da cadute pesanti. La Roma ha perso le ultime due gare di campionato senza segnare.

Un doppio passo falso contro Cagliari e Napoli che non scalfisce, però, la solidità del reparto difensivo: con appena otto reti incassate, infatti, quella giallorossa resta la miglior retroguardia della Serie A. Molti più dubbi, invece, sorgono sul fronte offensivo giallorosso.

Roma favorita
Roma favoritaOpta by Stats Perform

Il Como, allo stesso modo, fino al 4-0 rimediato a San Siro contro l’Inter, aveva subito, invece, al massimo un gol a partita nelle prime tredici uscite in Serie A, segno di una struttura stabile e, di solito, difficilmente perforabile. Un aspetto che rende molto interessante, sotto il punto di vista tattico, il match tra le creature di due tecnici preparati come Gian Piero Gasperini e Cesc Fàbregas.

Quella dell'Olimpico, infatti, sarà una sfida tra due squadre che condividono una certa audacia tattica nella pressione alta: il Como è primo per recuperi offensivi (104) con la Roma che si attesta - dietro anche a Inter (101) e Udinese (100) - a quota 97. 

Ciononostante, quest'atteggiamento non è stato premiato come i rispettivi allenatori avrebbero voluto come dimostra una sola rete generata, a testa, da questo tipo di situazioni.

L'analisi dei gol 

Questo paradosso statistico introduce a un confronto dove il primo gol potrebbe avere un peso enorme: nessuna delle due squadre, infatti, è mai stata rimontata dopo essere passata avanti

Allo stesso tempo, Roma e Como sono riuscite a capovolgere il risultato solo una volta a testa. Segnare per primi, insomma, sarà di fondamentale importanza.

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La fotografia generale racconta un Como che produce e incassa un po’ di più (19 gol fatti, 11 subiti) e una Roma più contenuta davanti (15 gol segnati) ma estremamente ermetica dietro (8). Entrambe difendono bene sulle palle alte: 1 solo gol subito di testa per entrambe.

La modalità delle conclusioni vincenti dice molto sull’identità offensiva di una squadra. Ebbene, sotto questo aspetto, il Como segna l’84,2% dei suoi gol in area, la Roma l’80%. Due compagini che, quindi, costruiscono, si associano e rifiniscono negli ultimi 16 metri. 

Pochi, invece, i tentativi andati a buon fine dalla distanza (10,5% e 13,3%) e pochissima resa su punizione diretta: 5,3% i lombardi, 0 i giallorossi. Molto simile anche l’origine dei gol incassati: Como al 72,7% da dentro l’area, Roma al 75%

Il peso dei minuti

Il Como accelera nella seconda metà — il 63,2% dei gol arriva dopo l’intervallo — e ha due picchi precisi, l’avvio (21,1%) e l’ultimo quarto d’ora (26,3%). La Roma distribuisce più equamente i propri gol, segnando il 53,4% nei quarti d'ora centrali dei due tempi, durante i quali non ha ancora incassato nemmeno una rete.

La situazione di classifica
La situazione di classificaFlashscore

Quando si passa al lato difensivo, emergono slanci e fragilità speculari: la Roma subisce soprattutto nei minuti finali (37,5%) e nel primo quarto d'ora (25%), esattamente quando il Como segna di più. I lombardi, dalla loro, pagano il dazio più alto nella prima mezz’ora con il 54,6% delle reti incassate. Insomma, l'avvio del match è un potenziale punto di rottura in una partita che si prevede dal ritmo alto sin dai primi battiti.

Numeri "10" a confronto: Dybala vs Paz

Il confronto delle ultime stagioni dei due "numeri 10" di Roma e Como racconta una sorprendente differenza relativa al loro impatto sulla propria squadra. Il peso specifico dei due giocatori è rovesciato: il Como dipende dalla presenza di Nico Paz, mentre i buoni risultati della Roma sembrano dipendere dall’assenza di Paulo Dybala. Due curve opposte, che diventano la chiave narrativa di questa partita.

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Nico Paz è ormai diventato il cardine intorno a cui gira il Como: 49 presenze su 52 gare di campionato nelle ultime due stagioni per lui. Ebbene, le tre partite senza di lui sembrano quasi un esperimento negativo: un pareggio (33,3%), due sconfitte (66,7%), 0,7 gol fatti e 2 subiti, media di 0,3 punti. 

Con lui in campo, invece, lo scenario cambia radicalmente: 38,8% di vittorie (niente male per una squadra che non lotta per il titolo), sconfitte ridotte a meno di un terzo delle gare (30,6%), 1,3 gol segnati, 1,2 subiti e 1,5 punti di media. È abbastanza evidente, quindi, quanto l’equilibrio, la produzione e persino la personalità della squadra siano legate alla sua presenza.

Nico e Paulo a confronto
Nico e Paulo a confrontoOpta by Stats Perform

Sul fronte opposto, Paulo Dybala è protagonista della peggior partenza in Serie A della sua carriera: un solo gol nelle prime 14 giornate, non era mai successo. Nelle ultime due campagne, la sua continuità è stata spezzata da continui problemi fisici che hanno limitato a 34 le sue presenze (su 52 giornate di campionato). 

Nel suo caso, i numeri raccontano una realtà tutt'altro che confortante: senza di lui la Roma vince il 72,2% delle volte (13 successi in 18 gare), segna di più (1,5) e subisce molto meno (0,6), con una media punti eccellente: 2,3. Quando c'è, invece, la squadra rallenta: 47,1% di vittorie, 35% di sconfitte, 1,3 gol segnati, 0,9 subiti e una media punti di 1,6.

E se nel caso di Paz il campione preso in considerazione è minimo (solo 3 assenze per lui), nel caso del suo connazionale (18) si può già parlare, tranquillamente, di tendenza. Preoccupante.

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