90 minuti hanno condiviso Marco Baroni e Claudio Ranieri a fine estate del 1991. E 90 minuti condivideranno all'Olimpico in occasione del primo derby romano della stagione e anche dell'anno. Un derby nel quale, rispettivamente in qualità di rivelazione e di traghettatore, saranno le guide tecniche di Lazio e Roma. Quando l'attuale tecnico giallorosso allenava il Napoli, infatti, l'allora difensore centrale era in procinto di lasciare il San Paolo per andare al Bologna. E con Ranieri disputò appena una partita di Coppa Italia il 3 settembre.
L'estate trascorsa insieme nel ritiro di una squadra che aveva perso Diego Armando Maradona ed era in netto declino ha comunque creato un legame tra i due, che stasera si fronteggeranno nella sfida più sentita d'Italia. E a tal proposito l'allenatore laziale è stato chiaro: "Conosco bene Ranieri e nel derby conteranno tanti fattori emotivi. Ma abbiamo anche studiato e preparato le qualità della Roma. Ho fatto tante partite importati che ti danno emozioni e un'adrenalina pazzesca".

Sorpresa
Sul fronte laziale, Baroni ha rappresentato senza dubbio la più bella sorpresa di inizio stagione. Dopo tanta gavetta in campionati meno prestigiosi, arrivato a 62 anni su una panchina esigente ha risposto subito in modo effettivo. E anche esteticamente apprezzabile. Scevro da dinamiche sociali di chi ha sempre vissuto in modo enfatico e forse troppo passionale la rivalità capitolina, il tecnico toscano, che in giallorosso ha giocato nel 1986-87, sarà praticamente un debuttante in questa sfida da gladiatori.
Che questo possa essere un vantaggio per lui? Di certo c'è che la sua Lazio sta vivendo un momento migliore, confermato da una partenza ottima in campionato resa meno leggiadra solo dallo scivolone pesante in casa contro l'Inter. Uno 0-6 forse eccessivo che però non cancella il calcio virtuoso espresso e non ridimensiona le ambizioni biancoceleste. La Champions League è un obiettivo fattibile e da quarta in classifica, nonché terzo attacco, la Lazio ha l'obbligo di provarci. E deve iniziare con la stracittadina.
Sicurezza
La gestione di Ranieri, in qualità di grande pompiere dopo l'incendio societario fatto esplodere prima con il licenziamento di Daniele De Rossi e poi divampato ulteriormente con la scelta di Ivan Juric, che è durato un mese, sta traendo i suoi frutti. A dirlo è stato proprio il capitano giallorosso Gianluca Mancini, che ha sottolineato in un'intervista al Tempo: "Ranieri è arrivato e ha portato quella serenità che purtroppo in questo fine 2024 era venuta a mancare e lo si vedeva in campo nelle partite, durante la settimana e a livello personale, anche quando tornavi a casa".
Decima in classifica e a 15 punti dai rivali cittadini, la Roma cerca invece nella spinta del traghettatore l'impulso giusto per trionfare in un derby che cambierebbe la stagione in modo radicale. E, inoltre, permetterebbe di iniziare l'anno nel modo sognato. I posti per l'Europa League distano 12 punti e la concorrenza di Bologna, Milan e Udinese non permette di sperare troppo. Ma un derby romano, storicamente una partita a sé, sarebbe un punto di svolta più che un punto di partenza. E con Sor Claudio, arrivato per raccogliere cocci e ricomporre una squadra sgretolata, anche sperare in un'annata sconclusionata è lecita.